25 Novembre: ancora tanta violenza sulle Donne!
Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema. Che riguarda tutti i Paesi del mondo.
La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica che a volte viene esercitata da genitori affidatari per far dispetto all’ altro coniuge…fenomeno preso sotto gamba persino dai Magistrati…fatti documentabili.
Il tema della dipendenza affettiva è attuale sia per motivi psicologici che culturali, perchè la dipendenza è una condizione mentale tipica del nostro tempo. Manipolare è una tentazione molto diffusa, chi manipola induce l’ altro a compiere azioni che poi andranno a suo esclusivo vantaggio.
Il manipolatore usa la tattica della manipolazione in modo sistematico fino a distruggere psicologicamente chi gli sta vicino.
Difendersi è possibile, ma come?
Qui si aprono voragini di teorie, ma il problema è ancora molto grave!
In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su.
Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.
Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada.
Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (questo il suo nome completo).
Una data scelta non a caso.
In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana.
È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.
. Ellera Ferrante di Ruffana