VERBI SWAHILI: KUSHUKURU ringraziare

VERBI SWAHILI: KUSHUKURU ringraziare

Padre Oliviero Ferro

Quante volte avrei dovuto ringraziare (kushukuru) le persone che ho incontrato durante la mia vita. Cominciando dalla mia famiglia (genitori e sorella, le persone che mi hanno accompagnato nel cammino per diventare missionario, gli scout, gli arbitri di calcio di Parma, le persone incontrare in Italia (Sardegna, Parma, Salerno, Taranto, Gallico-RC, Zelarino), le delegate missionarie della Sardegna e naturalmente i fratelli e sorelle dell’Africa. Il “kushukuru” è poca cosa di fronte a tutto quello che ho ricevuto da loro. La semplicità, il coraggio di affrontare le difficoltà, la pazienza nell’accogliere chi veniva da lontano e si stava inserendo in un ambiente nuovo, la loro gioia di vivere la fede, il loro impegno nella comunità e la lista sarebbe lunga. Quanti consigli mi hanno dato, anche delle tirate di orecchie: tutto per migliorare e per farmi sentire a casa mia. Tanti volti mi vengono davanti agli occhi e per ciascuno c’è un “aksanti” particolare. Mi hanno arricchito e mi hanno fatto crescere. Forse io, non sempre, sono stato all’altezza di quello che ho ricevuto, ma ci ho messo la buona volontà. Per questo, il ricordarle attraverso i verbi swahili, è un modo per farle sentire ancora vive e presenti in fondo al mio cuore.