Rifugi in caso di guerra

Rifugi in caso di guerra
Giulio Caso
Alcune pubblicazioni consigliano, in caso di guerra, di rifugiarsi in locali interrati, parcheggi sotterranei, metropolitana. Potremmo aggiungere: caverne, anche artificiali, per condotte d’acqua, se possibile etc.
Ma, riflettendoci,  ne vale la pena?
A differenza della vicina Svizzera che ha, per tradizione, numerosi bunker e rifugi sotterranei attrezzati,  in Italia, questi, si contano sulla punta delle dita.
Se ne ricordano alcuni, residui della guerra fredda, come ad Affi – Verona  o quello di Soratte a 50 km da Roma.
Sarebbero disposti i cittadini ad utilizzare questi e pochi altri simili?
Credo che la risposta corale sarebbe: NO!
I cittadini, uomini e donne di buona volontà auspicano qualcosa di più.La pace fra i popoli.