Caserta: Cisal, verso 2025, piano di rilancio per territorio

Caserta: Cisal, verso 2025, piano di rilancio per territorio
Il Segretario Generale della Cisal Caserta, Ferdinando Palumbo, ha lanciato questa mattina un appello forte e deciso per il futuro del territorio, delineando le priorità del sindacato per il 2025. Nel suo intervento ha sottolineato l’urgenza di superare atteggiamenti di rassegnazione e di affrontare le sfide con un approccio coeso e concreto.
Le priorità per il 2025
Il sindacalista ha messo in evidenza alcune direttrici fondamentali su cui il sindacato intende concentrarsi:
1. Attrattività industriale
•   Tornare a essere un territorio competitivo per gli insediamenti industriali è una priorità assoluta. Palumbo ha criticato l’abitudine di “accompagnare le chiusure” senza proporre soluzioni reali, invitando i sindacati stessi a farsi promotori del cambiamento.
2. Sviluppo dell’agroindustria
•   L’agroindustria, secondo Palumbo, deve rappresentare una risorsa chiave per la ripresa economica, andando oltre semplici dichiarazioni di intenti e passando ad azioni concrete.
3. Miglioramento delle condizioni lavorative
•   La questione delle condizioni dei lavoratori, soprattutto nei servizi fiduciari, è stata definita una delle criticità più gravi del 2024. Palumbo ha ribadito l’impegno a evitare contratti al ribasso e a tutelare la dignità dei lavoratori.
4. Sanità
•   La sanità pubblica locale è stata descritta come “ferma al palo”, con operatori e utenti insoddisfatti. Il sindacato lavorerà per promuovere riforme che garantiscano servizi adeguati e accessibili.
5. Inclusione sociale
•   Tra le iniziative di inclusione, il sostegno alla creazione di un centro sollievo per caregiver ad Aversa è stato definito un esempio concreto di impegno per il benessere collettivo.
Un appello alla politica locale
Palumbo ha invitato i politici del territorio ad agire con coraggio, chiedendo loro di diventare veri rappresentanti delle esigenze della provincia piuttosto che portavoce di interessi partitici. “Solo con servizi adeguati e pari opportunità il reddito del Sud potrà essere equiparato al resto d’Italia”, ha concluso.
Il messaggio è chiaro: il 2025 sarà un anno di cambiamento solo se tutte le forze, politiche e sociali, lavoreranno insieme per invertire la rotta e restituire al territorio il protagonismo che merita.