In libreria libro su Santa Ildegarda

In libreria libro su Santa Ildegarda

Elia Lucchini

Don Marcello Stanzione e la dottoressa Pina Desiderio sono gli autori del testo “Ildegarda di Bingen e la spiritualità benedettina” stampato dalla prestigiosa editrice Il Cerchio di Rimini.

Mancava nel panorama delle pubblicazioni fiorite nell’ultimo decennio su Ildegarda di Bingen una puntuale analisi storica e filologica circa il contesto culturale e spirituale in cui la Santa maturò e consolidò il suo carisma, divenendo punto di riferimento per uomini di governo e per uomini di fede che di lei manifestarono grande considerazione; la multiforme sapienza di questa donna, unita ad una incrollabile fede, resa granitica dalle esperienze mistiche e dalle “visioni” per le quali crebbe la sua autorevolezza in tutta l’Europa attraversata in quegli anni nei quali visse da conflitti, tentativi di riforme politiche e religiose, l’emergere di nuove classi sociali capaci di affermarsi sul vetusto retaggio feudale, la nascita delle autonomie cittadine e commerciali, il moltiplicarsi di sperimentazioni filosofiche e religiose. Convinti che non sia possibile comprendere la grandezza dell’opera di Ildegarda se prima non la si colloca all’interno della sua epoca e del tessuto sociale del periodo, gli autori Stanzione e Desiderio  hanno quindi provato a delinearne la figura con un procedimento deduttivo, partendo dal contesto e facendone emergere la peculiare concezione dell’uomo innanzitutto, in una locuzione che ricomprendeva il genere maschile quanto quello femminile, posto al centro dell’universo creato da Dio, lux vivendi, per la piena realizzazione delle sue potenzialità; e così che si afferma la modernissima dottrina della “sinfonia” costituita dall’armonico equilibrio tra il corpo, la cui cifra non era affatto sottovalutata o, peggio, disprezzata da Ildegarda, e l’anima immortale in sé ma destinata poi a riappacificarsi un giorno con il suo involucro di carne, il tutto in un “mirabile recinto” di meraviglie dove ogni cosa che i nostri sensi possono cogliere ha un posto, un significato, uno scopo.

I lettori del libro troveranno una biografia ragionata della monaca benedettina, intervallata dai passi più significativi tratti dagli scritti più noti; innanzitutto la “trilogia visionaria”, così denominata per il particolare linguaggio letterario e narrativo, ma anche il vasto epistolario, intrattenuto con i grandi della sua epoca, regnanti, papi, sapienti, porporati, venerabili badesse e priori, ma anche semplicemente fratelli e sorelle nella fede desiderosi di avere lumi sulle questioni più diverse e a cui Ildegarda non lesinava mai risposte profonde e dirette.

Un aspetto che i due autori hanno voluto particolarmente sottolineare, in continuità con la sensibilità religiosa benedettina, è la musicalità dell’opera di Ildegarda, “armonia” capace di essere espressione del divino, mezzo di purificazione e di contrizione, condizione indispensabile per accostarsi alla Grazia, ma anche paradigma della creazione che tutto ordina in una meravigliosa multiforme composizione. Ella, che si definiva incolta e ignorante, componeva mirabilmente da autodidatta canti e finanche un oratorio sacro, utilizzando un sistema di scrittura intuitivo quanto elementare, precursore della moderna scrittura musicale.

Visse ottantuno anni, una età notevolissima per l’epoca, e l’ultimo periodo lo spese in una predicazione itinerante che stupisce per la forza, la costanza e l’efficacia sulle folle ammirate che seppe ammaestrare, allontanandole da pericolose derive dogmatiche e nascenti dottrine religione contrarie all’ortodossia che dilagavano dalla vicina Francia alla Renania-Palatinato.

Pur venerata come Santa nella sua terra d’origine, solo nel maggio del 2012, per volere di Papa Benedetto XVI, venne innalzata agli onori dell’altare con una canonizzazione cd. equipollente e quindi, pochi mesi dopo, annoverata tra i Dottori della Chiesa, ristabilendosi in tal modo le giuste prerogative di Ildegarda per tutta la Chiesa universale.