Salerno: mimetizzare… l’incompiuto

Salerno: mimetizzare… l’incompiuto
Ammiraglio Gaetano Perillo
Merita una segnalazione positiva il tentativo di parziale recupero della passeggiata del sottopiazza della Libertà.
 A coprire le facciate dei tanti inutilizzati locali commerciali ivi esistenti, è stata installata una serie di gigantografie raffiguranti le più significative attrazioni turistiche della città e delle più rinomate località della provincia.
Non mi sembra però che sia stata predisposta, per tale excursus conoscitivo, una adeguata segnaletica informativa dal lato Stazione Marittima, quello cioè di arrivo dei croceristi, in modo da avviare cittadini e visitatori su un percorso panoramico, affacciato sul mare e corredato da immagini che illustrano le bellezze della città e dei suoi famosi dintorni.
 (Occorre però anche provvedere alla riparazione di parecchi copritombini che si presentano ancora lesionati e di molti tratti dei tracciati per non vedenti, sconnessi o addirittura rimossi ).

Un’operazione simile potrebbe riguardare anche i portici circostanti la sovrastante Piazza della Libertà, dove ancora non si vede concretizzata la programmata realizzazione di una Galleria di spazi commerciali di alto livello.
Tutto appare ancora come un cantiere in disarmo. Poche vetrate risultano schermate, ma la maggior parte di esse offre alla vista dei passanti campionature di materiali edilizi, residui di lavorazioni, tralicci, scale, attrezzi e oggetti vari, il tutto abbandonato in uno stato di inaccettabile disordine.
Sarebbe auspicabile che gli organi proprietari, o chi per essi, provvedessero almeno ad un’operazione simmetrica a quella del sottopiazza.
A suo tempo, nel corso dei lavori, la piazza fu schermata con pannelli raffiguranti paesaggi della città e dintorni.
 Analogamente le vetrate della Galleria Crescent potrebbero essere adeguatamente ricoperte con raffigurazioni, ad esempio, delle più significative opere esposte nei Musei cittadini (l’Archeologico provinciale, il Diocesano, ecc.), nonché con riproduzioni di foto d’epoca della città nei primi anni del secolo scorso.
 Sarebbe un’apprezzabile operazione di carattere artistico/culturale, in attesa che la Galleria possa assumere – in un prossimo futuro – l’annunciato assetto definitivo.