Giulio Caso
Sul web, oramai, ci sono fake e notizie “affrettate”.
Per le prime sarà sempre più difficile distinguerle dal vero.
La tecnologia ci sta prendendo la mano.
Le notizie buttate in fretta in pasto al web sono, invece, analizzabili e, se non proprio neutralizzabili, almeno sgamate.
Adesso stanno uscendo quelle che evidenziano la ripresa dei ghiacci ai poli.
Vediamo di chiarire un poco.
Le variazioni climatiche non avvengono da un giorno all’altro, ma si può fare un’ipotesi di tendenza dopo secoli. Anche con tutti i danni che può fare l’industria con le sue emissioni e la sciatteria umana con l’inquinamento autolesionistico.
La nostra Gaia (Terra) ha i suoi meccanismi di feedback (controreazioni).
Una valutazione della situazione non può essere così deterministica. Bisogna tener conto di modifiche continue, valutare, appunto, azioni e controreazioni, incroci di probabilità di eventi, come le variazioni di emissioni solari, compresi quelli che derivano dall’interno della crosta terrestre con le successive eruzioni.
Pensate alle previsioni meteo, sono difficili. In questo caso, si rende molto utile l’i. a.
Per le previsioni climatiche, le difficoltà sono molto  elevate, almeno, al cubo.
Eppure qualche studioso esperto, e in buona fede   riesce a fare anche queste previsioni. Come mai?
Qui entra in gioco il funzionamento del cervello umano che non è assimilabile ad un automatismo. Alla base ci sono le idee che nascono anche da “sensazioni” , cioè visioni e valutazioni da punti di vista differente della stessa cosa. Cerco di chiarire meglio.
Con il senno del poi un evento è un evento, una certezza, cioè è determinato, quello è.
Prima che accada le condizioni che lo renderanno reale sono varie, e non sono valutabili con certezza. Non abbiamo ancora possibilità di creare formule o elaborare leggi fisiche che possono aiutarci al cento per cento, epperò la nostra mente ci porta a risultati intuitivi, più che a valutazioni quantiche.
Questo non può essere uguagliato da alcuna intelligenza artificiale, per ora.