Nei giorni scorsi, presso l’Ospedale Umberto I di Nocera, è stata eseguita una procedura innovativa e complessa su di un paziente con fibrillazione atriale. Questa è riconosciuta come uno dei disordini del ritmo cardiaco a maggior frequenza, responsabile del 20% degli ictus ischemici e che colpisce in primis le persone anziane. Si registra circa l’1,3% sotto i 65 anni, e passa ad una percentuale di gran lunga superiore (9-10%) sopra i 76 anni.

La Cardiologia di Nocera, diretta da Antonello D’Andrea – primario e direttore del Dipartimento aziendale delle reti tempodipendenti – insieme all’equipe di elettrofisiologia del responsabile Gianluca Manzo ha eseguito infatti, con ottimi esiti, la prima procedura di ablazione della fibrillazione atriale utilizzando la tecnologia innovativa farapulse. Questa procedura consente di salvaguardare tutte le aree cardiache non coinvolte dall’ablazione, garantendo un alto livello di protezione e sicurezza per il paziente che subisce l’intervento.

La procedura di ablazione eseguita presso l’Ospedale Umberto I, grazie al contributo prezioso degli anestesisti del PO nocerino, non solo rappresenta un avanzamento tecnologico, ma anche un’opportunità concreta di miglioramento della qualità della vita a breve e lungo termine per coloro che soffrono di questa condizione.

Attraverso la tecnologia, la ASL Salerno diretta dall’ing. Gennaro Sosto, ha dotato i propri reparti dedicati al cuore di un dispositivo all’avanguardia, di ultima generazione e da poco nelle dotazioni tecnologiche dell’intero Dipartimento aziendale. Una tecnica in grado di sfruttare il principio dell’elettroporazione per trattare uno specifico caso di aritmia cardiaca.

Nella logica di aumentare le competenze e i volumi dell’intero Dipartimento aziendale su tutto il territorio provinciale di Salerno, garantendo equità nei trattamenti a tutti i cittadini della provincia di Salerno, analoghi interventi sono statibeseguiti presso la Cardiologia di Eboli diretta da Michele Capasso e in quella di Vallo della Lucania diretta da Antonio Aloia.

“La tecnologia favorisce alcuni processi, e su quelli investiamo quotidianamente per mettere nelle condizioni i nostri professionisti per fare il meglio per i cittadini” ha dichiarato il DG Gennaro Sosto “Questa è solo una delle procedure innovative sviluppate per garantire le cure su tutta la provincia. I tre centri aziendali di cardiologia, su cui come Direzione abbiamo investito tanto sia con la tecnologia che in termini di competenze, lavorano in grande sinergia e collaborazione, scambiandosi le esperienze e le procedure per migliorare esiti e volumi delle Unità Operative”.

L’elettroporazione è un processo che utilizza impulsi elettrici per creare pori temporanei nelle membrane cellulari e rispetto alle tecniche tradizionali, come l’ablazione a radiofrequenza o con crioenergia, è una tecnica altamente selettiva che consente di danneggiare esclusivamente le cellule cardiache anomale, senza compromettere i tessuti sani circostanti. Questo approccio garantisce maggiore precisione e riduce il rischio di complicanze durante e dopo la procedura. Un altro punto di forza della tecnologia farapulse è la sua capacità di adattarsi alle caratteristiche anatomiche uniche di ogni paziente.

Questa innovativa tecnica, grazie anche alle competenze tecniche dei professionisti aziendali, è oggi disponibile nei tre principali centri dell’ASL Salerno e per la copertura dell’intero territorio provinciale. Un lavoro di squadra tra le Strutture aziendali dedicate al cuore che oggi dispongono di strumentazione ad alta innovazione tecnologica. Nuovi e moderni strumenti per supportare i medici e gli infermieri, messi a disposizione al Direzione al Dipartimento e che fanno parte del piano di investimenti concordato con la Direzione Strategica della ASL Salerno.

Questo approccio mirato non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma riduce anche i tempi di recupero, offrendo ai pazienti un ritorno alla normalità in tempi più brevi.