Roma: sentenza CEDU, commissione ecomafie, Presidente on. Morrone “Aperto filone inchiesta per aggiornamento”
“Sulla Campania e in particolare sull’area denominata ‘Terra dei Fuochi’ la Commissione dopo l’insediamento, avvenuto nel settembre 2023, ha doverosamente aperto uno specifico ‘filone d’inchiesta’ per fornire un quadro aggiornato degli elementi di criticità tuttora esistenti. Ricordo che il compito della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’ è quello esclusivo di svolgere indagini e analisi esercitando i poteri di inchiesta che le sono attribuiti, identificando eventuali punti critici dell’attuale quadro ordinamentale e operativo. L’interesse sulla cosiddetta ‘Terra dei fuochi’ viene da lontano, dagli anni 90, e tutti i Governi che si sono succeduti ne hanno avuto conoscenza. Oggi purtroppo dobbiamo constatare che i fenomeni ad essa collegati sono tuttora presenti e estremamente variegati. Non è semplice contrastarli in modo unitario, come abbiamo potuto apprendere dalla missione e dalle audizioni effettuate, nonostante l’attenzione istituzionale garantita da un sistema di prevenzione attivato da Forze dell’Ordine e dagli Enti locali e di repressione da parte delle Procure della Repubblica. Oggi le cause e le modalità con cui si manifestano questi fenomeni sono maggiormente note rispetto agli inizi, come già emerso nella relazione finale della precedente Commissione dove si riconosceva che erano stati fatti passi avanti sia in tema di repressione che di prevenzione grazie alla legge 6/2014, ‘Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate’. Le innumerevoli cause della persistenza del fenomeno come anche le azioni di contrasto adottate dalle Istituzioni sono sinteticamente descritte nella Relazione annuale dell’attuale Commissione che ho presentato a Montecitorio il 29 gennaio 2025. In ogni caso questa Commissione, a fronte di nuovi elementi scaturiti dalle audizioni, dedicherà un focus di indagine sull’inquinamento delle falde acquifere. Si tratta comunque di aree in gran parte già attenzionate dalle varie Istituzioni in modi e forme diverse anche attraverso la presenza di Commissari straordinari, quindi l’impegno e l’interesse sono alti davanti a un quadro estremamente complesso”.
Così in una nota il deputato Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’