Castel San Giorgio: Legambiente chiede chiarezza su Scuola dell’infanzia a Castelluccio tra dubbi e irregolarità 

Castel San Giorgio: Legambiente chiede chiarezza su Scuola dell’infanzia a Castelluccio tra dubbi e irregolarità 

Continua a far discutere la costruzione della nuova scuola dell’infanzia in località Castelluccio. Un’opera che, secondo il Circolo Legambiente “Francesco Di Pace” di Castel San Giorgio, presenta evidenti anomalie e violazioni normative. La realizzazione dell’edificio, attualmente ferma dai primi giorni di ottobre 2024, desta forti perplessità per la sua posizione e per il mancato rispetto delle distanze dalle strade.
“Ci troviamo di fronte a un cantiere che sfida ogni logica di sicurezza e normativa urbanistica”, denuncia Mario Alfano, presidente del circolo Legambiente locale. “La scuola è situata a meno di un metro e mezzo dalla ex Statale 266, una strada ad alto traffico sia leggero che pesante. Il progetto stesso, nella sua Relazione Generale, afferma che le distanze dovrebbero essere di almeno cinque metri in quanto la strada fronteggiante ha una larghezza inferiore a 7 metri, quest’ultima dichiarazione è un vero e proprio falso, in quanto la strada nei fatti ha una larghezza maggiore di 10 metri, escluso i marciapiedi, quindi la distanza dalla strada doveva essere maggiore di 10 metri.  Siamo di fronte a una palese violazione del codice della strada e del vigente Piano urbanistico comunale”.
La vicenda assume contorni ancora più critici se si considera la descrizione dell’area nel progetto esecutivo. Il documento parla di “vuoto urbano” e di “miglioramento della città”. “È una falsità – incalza Alfano -. In quell’area erano presenti un chiosco-bar molto frequentato, un’area verde attrezzata con panchine e un parcheggio. Cancellare spazi di aggregazione per costruire un’opera irregolare non è progresso, è un errore”.

Legambiente solleva inoltre dubbi sulla legittimità della proprietà dell’area su cui sorge la scuola. “La documentazione del progetto evidenzia che parte del terreno non è ancora di proprietà comunale, ma deve essere espropriata. Come si può costruire su un’area non ancora acquisita?”, prosegue Alfano.

Preoccupano anche gli aspetti legati alla sicurezza e all’eco-compatibilità dell’opera. “La scuola è costruita a ridosso di un incrocio, senza alcuna reale protezione per i bambini in entrata e in uscita. Inoltre, il traffico intenso produrrà inquinamento acustico e atmosferico, in netto contrasto con le dichiarazioni di sostenibilità ambientale del progetto”.
A destare ulteriore allarme, l’indiscrezione secondo cui alcuni responsabili del progetto sarebbero coinvolti in un procedimento per falso in atto pubblico. “Se queste voci dovessero trovare conferma, ci troveremmo di fronte a una vicenda ancora più grave, che minerebbe alla base la trasparenza dell’intero progetto” afferma il presidente di Legambiente. “Pretendiamo chiarezza – conclude Alfano – i cittadini di Castel San Giorgio meritano risposte concrete, non promesse vuote. Non permetteremo che la sicurezza dei bambini venga messa a rischio per scelte scellerate e poco trasparenti”.

Il Circolo Legambiente “Francesco Di Pace” ha fiducia negli organi predisposti al controllo e verifica del rispetto delle norme e leggi vigenti. “È il momento di fare luce su questa vicenda e di garantire ai cittadini il rispetto delle regole”, ha concluso Alfano.