Salerno: Carisal, Mons. Antonio De Luca in visita a mostra su Caravaggio

Salerno: Carisal, Mons. Antonio De Luca in visita a mostra su Caravaggio

“Un’opera che parla all’anima”. Il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, definisce così l’opera del Caravaggio, “La presa di Cristo” della collezione Ruffo, dopo aver fatto visita, al Complesso San Michele a Salerno, all’evento espositivo promosso e organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, in collaborazione con Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura, Religione e Arte). Ad accogliere il vescovo De Luca è stato il presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino, e, tra gli altri, anche don Gianni Citro che, insieme a Francesco Petrucci, cura l’esposizione. 

«Quest’opera parla all’anima, parla all’interiorità, getta una luce su tanti interrogativi e su inquietanti vicende della storia dell’umanità di ieri e di oggi», commenta monsignor De Luca, aggiungendo che «ecco perché solamente l’espressione della bellezza potrà indicarci la via d’uscita da tanti labirinti umani ed esistenziali che, in questo momento, incombono sulla storia dell’umanità». Il vescovo si sofferma, poi, anche sul ruolo del terzo settore: «Credo che la Fondazione ma, in termini più ampi, il terzo settore sia uno dei pilastri fondamentali della democrazia. Amputare, ridimensionare, ridurre l’espressione del terzo settore potrebbe essere, persino, una minaccia a una visione democratica del sapere che, invece, deve essere offerta a ciascuno che ha il desiderio di conoscere e di apprendere». 

«Siamo particolarmente felici e orgogliosi – commenta il presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino – della visita del vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca. Ed è bello che, con lui, vi fossero anche i seminaristi. Quindi, un’occasione per far conoscere anche ai più giovani, ai futuri sacerdoti, “La Presa di Cristo” del Caravaggio, è sopratutto alle future generazioni che abbiamo pensato con questa iniziativa”.

“Le Fondazioni, come dice anche Impresa Cultura, rappresentano – evidenzia – il perno della gestione della partecipazione culturale in ambito nazionale. Le Fondazioni sono un valore aggiunto nella divulgazione della cultura e nel contrasto alla povertà educativa, chiaramente senza volerci sostituire ad alcun Ente pubblico». «Da parte nostra – prosegue – c’è il massimo impegno. E, infatti, attraverso un’opera artistica di questo valore, stiamo avvicinando tantissimi alunni delle scuole della Campania alla cultura. Accanto al dipinto, al Complesso San Michele, sono esposti anche alcuni testi storici provenienti dall’Archivio Storico del Banco di Napoli (Patrimonio Unesco), che testimoniano la presenza di Caravaggio a Napoli e attestano la realizzazione di alcune sue importanti opere nel capoluogo campano”.