San Giovanni Rotondo: elogio ad agente segreto Emanuele Brunatto, eroe I-II Guerra mondiale, braccio destro armato di Padre Pio da Pietrelcina
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Monica Sales
Sulla nuova pubblicazione “Padre Pio è con noi”, da stamani nelle edicole di tutta Italia, c’è la storia del soldato Capitano nella prima guerra mondiale a Caporetto superiore del soldato semplice Benito Mussolini, Emanuele Brunatto nato a Torino, seppellito al fianco di Giuseppe Garibaldi e il foggiano Giuseppe Telfener, nel cimitero monumentale del Verano a Roma e per un clamoroso tentativo di depistaggio storico culturale temporaneamente viene spostato a San Giovanni Rotondo solo recentemente. Nel cimitero del paese garganico che ospitò padre Pio da Pietrelcina. A raccontare la vicenda singolare che non ha precedenti nel mondo dello spionaggio e controspionaggio è Giuseppe Saldutto autore dei contenuti della rivista nazionale diretta dal famoso Simone Circi, edita da Gamma 3000 di Roma. Saldutto afferma: “Emanuele Brunatto fu ucciso, perchè soldato scomodo, ritornato sul campo di battaglia, nel 1965…quando padre Pio gli ordinò di promuovere un colpo di Stato, (quello definito del Principe Borghese) per rimettere in ordine l’Italia, dove a suo dire si viveva con troppi diritti e pochi doveri. La sera prima del 10 febbraio del 1965 qualcuno informò Brunatto che di lì a poco sarebbe stato ucciso…Siccome Brunatto non era un coniglio, preferì la morte avvenuta la mattina seguente, che continuare a vivere la propria vita nell’inedia del periodo conseguente all’abolizione della Monarchia e l’insediamento del nascente nuovo Ordine Mondiale. Brunatto telefonò ad un mio amico di Roma, Luigi Peroni, (che mi raccontò per filo logico tutta la storia dell’omicidio Brunatto) scrittore anch’egli, per comunicargli che “volevano fargli la pelle”…poi Brunatto telefonò con la stessa comunicazione all’ex podesta fascista Francesco Morcaldi di San Giovanni Rotondo. Brunatto sapeva che di li a poche ore sarebbero venuti a giustiziarlo, voleva lasciare a me, a Luigi Peroni a Francesco Morcaldi la traccia storica che fu omicidio e non altro tipo di morte. La mattina successiva la polizia a Roma rinviene il cadavere del figlio spirituale di padre Pio e deduce che la morte è avvenuta per arresto cardiocircolatorio. Brunatto fu condannato a morte in contumacia per collaborazionismo con il nemico a fine dell’ultimo conflitto mondiale. La pena capitale non fu mai eseguita…perché fu agente dormiente per oltre 20 anni. Ha lavorato per gli Stati Uniti tramite Mary Pyle che lo paga fin dagli anni ’20 quando quando entrambi si insediano per essere informati e informare i loro superiori del mondo che ruota intorno a p. Pio, ma lavora anche con la Germania, con la Francia, con l’Italia prima e dopo di Mussolini, nasce agente segreto del Vaticano grazie al suo mentore San Luigi Orione, che lo adotta, lo forma e lo prepara all’azione. Nell’ultimo numero di “Padre Pio è con noi” c’è il racconto di un azione di servizio di Brunatto nei confronti della famiglia di padre Pio…e la sorella del Santo, la storia racconta tempi difficili, azioni difficili, di un agente segreto numero 1 di tutti i tempi…Alla fine solo un tradimento poteva ucciderlo…come è successo d’altronde anche a padre Pio da Pietrelcina morto per intossicazione farmacologica di barbiturici. Ma questa è un altra storia…L’Onorevole Andreotti mi disse su padre Pio: “Personaggio decisivo nel diciannovesimo secolo…”. Aggiungo io…assieme a Brunatto…Certo Onorevole.