Cilento: Parco Nazionale, Presidente Coccorullo ringrazia sen. Iannone per proposta ddl in materia paesaggistica
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Ringrazio il Senatore ANTONIO IANNONE per aver tramutato in proposta di legge un problema annoso che da sempre attanaglia i nostri territori: il doppio parere parco/soprintendenza, che in troppe occasioni crea tanti disagi e blocca per anni gli iter autorizzativi da parte dei Comuni.
I cittadini, inoltre, vanno incontro ad un dispendio economico notevole, talvolta rinunciando addirittura alla realizzazione dei propri progetti.
Di frequente erroneamente vengono imputate le colpe all’ente Parco ove, al contrario, le autorizzazioni vengono rilasciate in tempi veloci, in base ai regolamenti vigenti ed a quelli in fase di modifica, chi presenta una pratica è anticipatamente informato con elevato margine di attendibilità se la stessa sarà approvata oppure no.
È necessario, pertanto, un sostanziale riordino della materia facendo sì che il parere sia unico e rilasciato dall’ente Parco che da 30 anni si occupa della tutela del territorio.
Alla luce del mio ruolo, proporrò al direttivo di votare una delibera a sostegno della proposta di legge, sollecitando la Comunità del Parco ed i consigli Comunali del Territorio a lavorare nella medesima direzione.
Confido anche nell’appoggio di tutti i deputati e senatori campani, a prescindere dal colore politico, unitamente agli ordini professionali, alle associazioni ed ai cittadini, affinché sostengano compatti tale iniziativa.
Il Presidente
Giuseppe Coccorullo
DISEGNO DI LEGGE di iniziativa del Senatore IANNONE
Modifiche al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42
Il presente disegno di legge modifica il codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. L’articolo 142, indica tra le aree tutelate per legge con vincolo paesaggistico i parchi e le riserve regionali; chi intende intervenire su tali beni necessita dell’autorizzazione paesaggistica, emessa dallo sportello unico edilizia del comune, previo parere della soprintendenza. Il disegno di legge intende eliminare il suddetto parere: ciò non è da intendersi come diminuzione di tutela e garanzia per l’integrità dei territori e delle aree esponendole a rischi di varia natura, ma, come tentativo volto alla responsabilizzazione dell’Ente Parco nella gestione del suo territorio di pertinenza, di per sé già vincolato, e alla velocizzazione e miglioramento della procedura amministrativa stessa, con un notevole risparmio di tempo e costi per i cittadini richiedenti. In particolare, si stabilisce che nelle more della formazione del piano paesaggistico, nei territori delle aree naturali protette di interesse nazionale e comunitario, per i quali sia vigente il piano del parco o il piano di gestione, le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica sono esercitate sulla base del Piano del parco o del Piano di gestione. Il disegno di legge stabilisce che, per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ed incidenza territoriale previsti dalle normative di settore, esclusi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette. Infine, si prevede che nel caso di interventi da realizzare all’interno di parchi nazionali, all’esito dell’approvazione del piano per il parco e in conformità alle previsioni della legge 6 dicembre 1991, n.394 ( legge quadro sulle aree protette ), l’ente parco comunica al soprintendente l’atto di assenso attestando la conformità del progetto alle previsioni e prescrizioni paesaggistiche.
Disegno di legge
Articolo 1
(Modifiche al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42)
- All’articolo 135, comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Nelle aree naturali protette di interesse nazionale e comunitario la pianificazione paesaggistica di cui all’articolo 143 è condotta in modo integrato e in forme di copianificazione con la partecipazione dei soggetti istituzionali responsabili delle aree medesime. I piani territoriali delle aree protette, in applicazione dell’articolo 145, adeguano le loro disposizioni entro 180 giorni dalla approvazione del piano paesaggistico. Tutte le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica di cui all’articolo 146 sono esercitate in conformità al piano paesaggistico. Nelle more della formazione del piano paesaggistico, nei territori delle aree naturali protette di interesse nazionale e comunitario, per i quali sia vigente il Piano del parco o il Piano di gestione, le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica di cui all’articolo 146 sono esercitate sulla base del Piano del parco o del Piano di gestione.»;
- all’articolo 145, comma 3, le parole «, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette» sono sostituite dalle seguenti: «esclusi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette»”;
- all’articolo 146 sono apportate le seguenti modificazioni:
- al comma 5, dopo l’ultimo periodo è aggiunto il seguente: “ Nel caso di interventi da realizzare all’interno di parchi nazionali, all’esito dell’approvazione del piano per il parco dotato almeno dei contenuti di cui all’articolo 143, comma 1, in conformità alle previsioni dell’articolo 12 della legge 6 dicembre 1991, n.394, l’ente parco comunica al soprintendente l’atto di assenso in base alla competenza di cui al comma 6 del presente articolo attestando la conformità del progetto alle previsioni e prescrizioni paesaggistiche;
- al comma 6, al secondo periodo, le parole: “ enti parco “ sono sostituite dalle seguenti: “ enti gestori di aree naturali protette regionali” e sono aggiunti, in fine , i seguenti periodi: “ La funzione autorizzatoria in materia di paesaggio per gli interventi da realizzare nei parchi nazionali di cui alla legge 6 dicembre 1991, n.394, è attribuita agli enti parco. Gli enti parco provvedono con un unico atto sia sulla domanda di nulla osta, di cui all’articolo 13 della legge 6 dicembre 1991, n.394, sia, secondo la procedura disciplinata nel presente articolo, sulla domanda di autorizzazione paesaggistica”.