Campania: Agriturismi, Confagricoltura “Crescita settore (+2%) valorizza intero territorio”

Campania: Agriturismi, Confagricoltura “Crescita settore (+2%) valorizza intero territorio”

 Il settore agrituristico in Campania si conferma in crescita e in grado di valorizzare il territorio, con un aumento del numero di aziende e una maggiore diversificazione dei servizi offerti. Nel 2023, secondo i dati ISTAT, le aziende agrituristiche attive in Campania sono state 915, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. In particolare, sono cresciuti gli agriturismi con alloggio (+1,5%) e ristorazione (+2,1%), mentre sono diminuiti quelli con degustazione (-0,3%).

La Campania si distingue per un’offerta agrituristica di qualità, che punta sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali e sulla promozione del turismo rurale. La maggior parte degli agriturismi campani offre servizi di ristorazione e alloggio, con una forte integrazione tra turismo esperienziale e gastronomico. In particolare, il 79,5% degli agriturismi offre la pensione completa, mentre il 49,9% offre la mezza pensione. Solo il 23,2% delle aziende offre esclusivamente il pernottamento.

Per Confagricoltura Campania, “l’agriturismo della regione è un settore strategico per lo sviluppo economico delle aree interne, in particolare delle zone collinari, dove si concentra la maggior parte delle aziende (65,0%). In queste zone, l’agriturismo offre opportunità di lavoro e di reddito per le comunità locali, contribuendo a contrastare lo spopolamento e a preservare il paesaggio rurale”.

L’agriturismo campano è dunque un settore in continua evoluzione e con un grande potenziale di crescita, in grado di attrarre un numero sempre maggiore di turisti italiani e stranieri. Confagricoltura Campania evidenzia come si registra una “crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, con un aumento del numero di aziende che adottano pratiche agricole biologiche e che utilizzano energie rinnovabili. Ma adesso, per sostenere un ulteriore passo avanti del settore, è necessario investire nella promozione del territorio, nella formazione degli operatori e nella semplificazione delle procedure burocratiche”.