Giulio Caso
Nella realtà attuale del mondo ci sono fatti che dispiacciono: le guerre, il malessere del Papa, i problemi ambientali incombenti e gli interessi economici che, purtroppo, hanno il predominio su tutto.
È un momento opportuno per riflettere su un problema esistenziale come la verità.
Tornando a casa, una di queste sere, la strada era deserta ed il pensiero ovvio, appunto era: “La strada è deserta”.
Sembrava una facile verità.
La strada era deserta, la frase pensata esprimeva, appunto, questa situazione…all’improvviso  sono sfrecciate due auto.
“Allora la strada non era deserta e la frase non esprimeva la situazione reale?, ma qual è , allora, la verità?”
Mi sono ricordato la famosa  locuzione del prof. Guarino: “La verità è una continua ricerca” e l’esempio
 dell’orologio fermo. Per infiniti istanti, esso, non esprime una verità , eppure per un solo istante, ogni dodici ore, esprime una verità, certa.
Esiste allora la verità?
La risposta può essere … esiste il momento, l’istante della verità.
Un istante è avulso dal tempo, quindi è irreale in questo “mondo”.
L’istante della verità è pensabile, ma non rappresentabile .
 Dunque non percepibile con i nostri sensi.
Ci appartiene e non ci appartiene.
Una nota positiva ci è data dalle ultime ricerche ove sembra appurato che il pensiero possa incidere sulla realtà, anche modificarla.
Allora diffondiamo pensieri positivi che aiutino chi sta male, l’ambiente e noi stessi, in verità.