Scafati: ZES, Sindaco Aliberti “Ultima grande occasione di sviluppo dei territori dopo anni di politica assente”

Scafati: ZES, Sindaco Aliberti “Ultima grande occasione di sviluppo dei territori dopo anni di politica assente”
 Negli ultimi giorni ho letto da più parti scrivere di ZES (Zona economica speciale), l’istituzione, ovvero, da parte di un decreto ministeriale di aree specifiche nel territorio italiano che, grazie alle nuove norme europee, possono ricevere agevolazioni all’imprenditoria per incentivare lo sviluppo dei territori.
Il decreto-legge n. 124/2023 ha istituito, a partire dal 1° gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – “ZES unica” , dando in questo modo alle regioni del Sud d’Italia la possibilità di massimizzare nello scenario internazionale l’impatto competitivo dell’intero territorio, che merita di essere valorizzato e di avere eguali chance di sviluppo rispetto a quelli Europei ed oltre.
Una grande opportunità che parte da un DPCM, da un decreto ministeriale. Una opportunità che non deve essere strumentalizzata e stravolta nelle sue intenzioni. Qualcuno, ho letto, propone addirittura di contrastarla. Non è possibile ascoltare una richiesta di questo tipo. Non è possibile ascoltare da imprenditori (a qualsiasi settore appartengano) far lotta ad altri imprenditori, come non è possibile ascoltare cittadini fare la guerra a chi produce lavoro rispettando quelle norme, che finalmente rendono omogenee le risposte alle imprese, togliendo potere proprio a chi potrebbe voler speculare sulle stesse.
La Zes Unica non è speculazione.
La Zes Unica supporta l’imprenditoria che vuole investire.
La Zes Unica annulla il problema di sempre, quello di cui spesso ci lamentiamo perché rallenta la crescita: la tanto odiata burocrazia. Velocizza i risultati, perché il Mezzogiorno non può aspettare ancora per farsi notare in Europa.
A Scafati, ostacolare quanto stabilito dal governo, bloccare gli imprenditori che investono nel nostro territorio scafatese, creando lavoro, significherebbe restare indietro; avviare ricorsi rispetto agli ampliamenti industriali autorizzati dal governo sarebbe solo spreco di denaro pubblico.
La vera speculazione sul nostro territorio è quella dei palazzi, quella di chi per anni ha costruito senza una regola e che vorrebbe oggi trasformare le ultime zone agricole in appartamenti. Contro questa speculazione ridisegneremo il PUC, in modo da avere da un lato con la ZES vantaggi per l’industria, con il PUC alle attività commerciali, agli artigiani ma anche ai cittadini che negli anni hanno lavorato per la propria casa senza vivere adagiandosi su un certo assistenzialismo, con grande dignità.
Dei “furbi” ne abbiamo davvero abbastanza.