Baronissi: Associazione “Contrariamente”, uniti per salvaguardare opere di Nicolò Fumo

Si è svolta nella serata di ieri l’evento “A cena con Padre Pio; un futuro per le opere di Nicolò Fumo” all’Antica Osteria “Re Baccalà” messa a disposizione dal suo titolare nonché capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Baronissi Tony Siniscalco. L’incontro è stato organizzato da Gerardo Del Regno in collaborazione con l’associazione “Contrariamente” che tanto sta facendo sul territorio della Valle dell’Irno per sensibilizzare la cittadinanza. E’ stata occasione anche per applaudire l’importante traguardo raggiunto dalla Galleria d’Arte Del Regno e attività di Cornici Del Regno, ovvero i sessanta anni di attività sul territorio e che il buon Gerardo porta avanti insieme a suo padre Michele. La serata è stata una sorta di continuazione della bellissima mostra d’arte “Contrariamente Arte 2024” che tanto successo ha avuto nello scorso novembre tenuta nel suggestivo chiostro del Convento della SS Trinità, in coincidenza con i festeggiamenti in onore di Santa Elisabetta, protettrice dell’Ordine Terziario Francescano. Infatti ieri, alla presenza dei padri francescani Giuseppe e Vincenzo, Gerardo Del Regno ha devoluto ufficialmente un bellissimo dipinto di grandi dimensioni e di importante valore raffigurante Padre Pio (ecco perché a Cena con padre Pio) del noto pittore salernitano Ciro De Rienzi ed è stata supportata da una raccolta fondi, tra cui anche i presenti (e dove chi voglia può partecipare), utili al sostegno nel recupero delle opere di Nicolò Fumo. Nicolò o Niccolò o Nicola Fumo (Saragnano, 1647 – Napoli, 2 luglio 1725) è stato uno scultore e architetto nativo di Baronissi e tuttora considerato uno dei maggiori esponenti del barocco napoletano, in particolar modo nell’ambito della scultura lignea. Ancora oggi esiste a Saragnano, Casa Fumo ed è stato discendente di una famiglia di specialisti nelle arti lignarie, fu inoltre allievo di Cosimo Fanzago. Ha avuto numerosissime commissioni al tempo del Regno di Napoli ed anche in Spagna dove stranamente è più conosciuto che in Italia. Infatti proprio a Madrid nel 1689 fu nominato “scultore del Re”. Ed è qui che è scattata la molla nell’idea di Gerardo Del Regno e di “Contrariamente” di cercare di riprendere la paternità di un’artista di rilevante importanza nostrana e che possa aprire degli importanti ed innovativi percorsi turisti e turistico-religiosi e valorizzare Baronissi e tutta la valle, vista la presenza di tante opere di Fumo sparse, oltre che a Napoli, a San Giorgio, in buona parte anche nella Valle dell’Irno come ad esempio una statua a gabbia nella Chiesa del Santissimo Salvatore di Baronissi e molte altre statue di santi presenti nelle cappelle gentilizie della Chiesa del Convento della SS.ma Trinità di Baronissi tra cui un importante crocifisso. L’idea di questa cena a cui sono stati invitati tutti i sindaci della zona ed esponenti politici della Regione Campania, è stata occasione proprio per parlare culturalmente della riscoperta e della creazione di altre iniziative in nome di Nicolò Fumo. Per motivi personali non sono stati presenti il sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma di Calvanico Antonio Conforti e il vice Francesco Gismondi, di Fisciano Vincenzo Sessa e tristemente l’amministrazione comunale di Baronissi capitanata da Anna Petta. Sono stati però presenti consiglieri comunali come Teresa D’Auria di Fisciano, Antonio Santoro di Baronissi, Sebastiano Odierna di Sarno ed il sindaco di Pellezzano e delegato alla cultura della Provincia Francesco Morra oltre che il consigliere regionale Nunzio Carpentieri (doveva essere presente anche l’europarlamentare Alberico Gambino che per motivi istituzionali ha dovuto abdicare) e l’unico imprenditore presente Domenico De Vivo dei tanti invitati. Prima dell’inizio della cena ci sono stati degli interventi in merito tutti a favore di questa iniziativa con la moderazione del giornalista Mirko Cantarella, esponente di Salerno e provincia di Noi Moderati. Ha aperto le danze proprio l’organizzatore Gerardo Del Regno che ha voluto vicino a lui un emozionato padre Giuseppe che ha ringraziato tutti e ha, per dovere di gratitudine, ringraziato anche la precedente amministrazione comunale targata Valiante per il restauro della statua di Sant’Anna anch’essa opera di Fumo. “Già che ognuno di voi prende a cuore questo patrimonio mistico culturale religioso è di vitale importanza. Durante gli anni della guerra la popolazione della valle dell’Irno è intervenuta per restaurare un’opera che era stata bombardata, un grande coraggio, come padre Maurizio ha testimoniato nei vecchi verbali” – ha ricordato il frate francescano. Anche Francesco Morra ha significativamente fatto presente l’importanza di sensibilizzare e trovare aziende, imprenditori, che possano adottare un’opera e attuare gli interventi necessari: “Deve essere questa serata un punto di partenza, unire tutta la politica per la cultura”. Sulla stessa linea Antonio Santoro che ha predicato l’unione di tutti: “Essere uniti per far si che la cultura sia un volano; sono molto vicino a questa associazione e queste iniziative devono esser seguite da tutti perché valorizza e fanno conoscere il territorio”. Anche Teresa D’Auria ha ribadito la vicinanza del comune di Fisciano a questo tipo di iniziative: “Cerchiamo di fare tante iniziative del genere con impatto maggiore perché l’obiettivo è grande. Siete riusciti a fare una grande cosa e bisogna continuare su questa strada”. Per Sebastiano Odierna questo tipo di iniziative devono essere un modello da portare altrove per valorizzare la cultura nazionale e mantenere viva la memoria di artisti che hanno fatto la storia del territorio. Per Nunzio Carpentieri questa iniziativa è una dichiarazione d’amore verso la cultura e verso la storia: “Il restauro è un atto di cura, di amore fatto nei confronti della storia ed è doveroso. Con questa unità di partecipazione abbiamo fatto un importante passo in avanti mantenendo via la bellezza e la storia che raccontano secoli di arte. Tutti insieme possiamo dare una grande risposta al di la dei colori politici; da consigliere regionale ci sono e ci sarò”. In conclusione è intervenuto l’artista Ciro De Rienzi: “Ho sessant’anni di arte, ho donato questo quadro di Padre Pio perché ha un significato importante; apostolo della misericordia e della carità. Chi ama l’arte è una persona sensibile e quindi, iniziamo da questa sera, un passo alla volta, per cominciare nel tempo a riprendere la sensibilità e la storia, le nostre radici, così da lasciare ai giovani una base importante di umanità e di cultura”. Dulcis in fundo il padrone di casa Tony Siniscalco: “Ho voluto semplicemente parlare in conclusione perché era doveroso iniziare questa serata con Gerardo Del Regno e con l’associazione Contrariamente del presidente Amalia Salvati e di tutti gli associati, associazione che mi onoro di aver fondato. Vedere dei giovani che si appassionano alla cultura, alla bellezza non è scontato. Gli amministratori hanno una responsabilità e devono intersecarsi con il coraggio perché per tutelare queste bellezze c’è bisogno del sostegno di tutti. Spingere sul turismo religioso, ha bisogno di conoscenza e del coraggio E tocca anche a noi amministratori essere più coraggiosi per difendere quello che ci è stato donato”. La serata si è conclusa all’insegna della convivialità accompagnata dalla musica del simpaticissimo e competente avvocato Enrico Siniscalchi che ha deliziato i presenti, in compagnia della sua chitarra, con musiche e macchiette classiche napoletane.