Foggia: celebrata Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro violenza ad operatori sanitari

A Foggia presso il Teatro “Umberto Giordano” è stata aperta con l’esibizione dell’inno nazionale la celebrazione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
Organizzata dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, tra gli altri sono intervenuti il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Sottosegretario Marcello Gemmato e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
E come ha tenuto a sottolineare il Ministro Schillaci, Foggia non è stata una città scelta a caso per l’evento, ma perché lo scorso anno è stata teatro di una violenta aggressione di professionisti sanitari presso l’Ospedale “Riuniti”.
I numeri relativi alle violenze subite dai professionisti sanitari in Italia sono impressionanti e purtroppo in costante aumento: ben 18.000 casi si sono registrati nel 2024, 116 casi in media in ogni ASL.
Una violenza che sempre più spesso si verifica ai danni di medici, infermieri ed OSS nelle strutture ospedaliere e nei pronto soccorso, ma sono tanti anche i professionisti sanitari aggrediti durante le cure che prestano presso il domicilio dei pazienti dove, al contrario di quanto avviene ad esempio negli ospedali, per il professionista aggredito non c’è un minimo di tutela mancando telecamere e sorveglianza delle guardie giurate.
Nella città pugliese a rappresentare la Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti, era presente il Vicepresidente Paolo Esposito il quale, a margine dell’importante celebrazione, ha sottolineato come bisogna trovare il modo per tutelare maggiormente i professionisti sanitari, come i fisioterapisti, quotidianamente impegnati nelle cure domiciliari.
“Innanzitutto – ha affermato Esposito – mi sento di esprimere la più fraterna solidarietà umana e professionale ai professionisti sanitari che sono stati vittima di violenza. E’ veramente assurdo che professionisti che lavorano quotidianamente per salvare vite umane, debbano essere aggrediti o insultati.
Nel suo intervento il Ministro Schillaci – ha proseguito Paolo Esposito – si è impegnato a sostenere la riorganizzare del sistema sanitario nazionale affinché si decongestionino i pronto soccorso implementando i servizi sanitari territoriali, oltre alla necessità di garantire un maggiore riconoscimento economico ai professionisti. Riteniamo che questa sia la strada giusta da seguire anche per portare le cure direttamente nelle case dei nostri concittadini.
Ma, naturalmente, per poterlo fare c’è bisogno di investire risorse economiche adeguate nella sanità pubblica. Inoltre, c’è la necessità di trovare soluzioni per garantire la massima sicurezza anche a tutti i professionisti sanitari che svolgono le cure domiciliari e che portandosi a casa dei pazienti sono ancora più vulnerabili rispetto a chi lavora nelle strutture pubbliche sorvegliate.
Infine – ha concluso Esposito – oltre alla necessaria presenza di guardie giurate e Forze dell’Ordine presso ospedali e strutture sanitarie, bisogna puntare a far crescere in tutti noi la cultura del rispetto e della non violenza a partire dalle scuole e dalla formazione dei giovani. Perché solo attraverso un radicale cambiamento culturale che contempli l’affermazione di valori quali il rispetto e la solidarietà, potremo aspirare a vivere in una società meno violenta e più umana dove siano maggiormente tutelati cittadini ed operatori sanitari.”