Iconografia di San Giuseppe visto come Re, II parte

Iconografia di San Giuseppe visto come Re, II parte

 Prof. Antonio Adinolfi

In questa seconda parte della nostra rassegna di opere artistiche in cui S. Giuseppe viene  presentato come re stavolta vedremo qualche dipinto o qualche statua in cui sulla testa del padre putativo di Gesù è stata collocata una corona di metallo prezioso ad indicare una sua regalità potente, vera, sul mondo e soprattutto sulla chiesa. Questa regalità s. Giuseppe la assume pienamente quando dopo la sua morte giunge in cielo Gesù risorto. E’ Cristo che lo incorona. A  differenza della Madonna  Giuseppe muore prima di Gesù e a differenza della Madonna che, quando in cielo è incoronata Regina, riceve una corona d’oro egli continua ad avere una corona di fiori  in un dipinto di  due artisti spagnoli. Francisco de Zurbaran  (+ 1664 ) e  Juan de Valdés Leal (+1690). Di fiori gliel’aveva  fatta porre sul capo, mentr’ era ancora moribondo, da un Angelo l’autore ignoto di  un dipinto di fine Seicento  nella chiesa di san Giacomo a Battaglia Terme ( Padova) e da due Angeli  l’artista settecentesco Matteo Chiariello nella tela che è nella seconda cappella della navata sinistra della cattedrale di Salerno ( fig.1 )  Nel vecchio Catalogo generale dei Beni Culturali online c’è  la foto in bianco e nero di una raffigurazione  in cui S. Giuseppe morente lo si vede assistito dagli arcangeli Michele e Gabriele. Michele gli regge sul capo finalmente una corona d’oro. L’opera era  chissà in quale chiesa o edificio sacro ad Andria (BA). E’ scritto che  è in tutela della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. Il grande santo lo si vede con una grande corona di metallo prezioso nella statua lignea settecentesca  scolpita da Filippo Quattrocchi (+ 1813  ) per la Confraternita di Polizzi Generosa ( Palermo ) ;  così è nel dipinto della Santa Famiglia  a Kalisz  in Polonia, tanto caro a S.Giovanni Paolo II,  e così in quello già citato che è nella basilica di S. Giuseppe a Poznan, sempre in Polonia, nel quale dicemmo che nel 2014 una corona di metallo prezioso è stata attaccata sopra quella dipinta di fiori. Secondo il padre carmelitano  Stefano Praskiewicz o la corona di fiori dipinta o quella di metallo incollatavi sopra vogliono ricordarci che Giuseppe ricevette da Gesù la corona della giustizia (cfr. 2Tm 4,8 ), la corona della vita (cfr. Gc 1,12; Ap 2,10) e la corona di gloria (cf. 1 Pietro 5,4 ).  Queste corone simboleggiate da una sola corona si  ricevono però dopo la morte e non in momenti in cui Giuseppe non sembra stare ancora in Paradiso. Allora starebbero ad indicare il prestigio che lui aveva su questa terra davanti solo a Dio Padre, alla Madonna, agli Angeli e a Gesù Cristo ma  non davanti agli uomini.  Per significare agli uomini  il suo grande potere di intercessione su Gesù che ha in cielo, quello di un Re insomma, gli artisti ci mostrano un S. Giuseppe che riceve una corona di metallo prezioso da Gesù in Paradiso. Alla  cerimonia è presente anche la Madonna in una raffigurazione recente di Manuel  Farrugia  ( è del 2019 ). In quest’opera ci viene mostrato un S.Giuseppe che ha dovuto aspettare quindi l’arrivo non del solo Gesù per essere incoronato  come nei dipinti dei citati de Zurbaran e de Valdés Leal ma anche della Madonna che, si sa, è morta ed è stata assunta in cielo molto dopo la morte di Gesù. In una raffigurazione sempre recente  ( fig.2 ) la Madonna non solo è presente ma partecipa all’incoronazione. Nel già citato  Catalogo generale dei Beni Culturali online c’è infine la foto di un dipinto del Settecento che era ( e chissà se ancora è ) a Montegiorgio, un paese oggi in provincia di Fermo nelle Marche, in cui san Giuseppe in Paradiso sta tra un santo vescovo e santa Lucia ( un Angelo ai piedi dello Sposo della Madonna regge il piatto in cui sono gli occhi della santa).  In alto sulla testa di san Giuseppe si scorgono due Angiolini  che reggono una corona di metallo prezioso destinata a lui. L’opera è in tutela della Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche.