Pellezzano: decesso Alessandro Farina, sentenza di condanna in appello per 2 medici, ad altri 5 avviso conclusioni indagini

Dopo pochi giorni dalla sentenza formulata dalla Corte di Appello di Salerno che ha confermato le condanne nei confronti dei medici ritenuti responsabili del decesso di Alessandro Farina, è giunta la notizia della conclusione delle indagini preliminari a carico di altri cinque medici del “Ruggi”. Si tratta di Dario Iafusco, Gennaro Iannicelli, Maria Rosaria Bruno, Lucia Nazzaro e Rosario Pacifico.
Tre posizioni (quella di Bruno, Nazzaro e Pacifico), nel procedimento di primo furono archiviate. Iafusco e Iannicelli, invece, non sono stati mai raggiunti dall’avviso di garanzia. Tuttavia, già nella prima fase del processo, il pm aveva chiesto di rivedere le posizioni di questi medici, ritenuti (secondo una prima analisi fattuale e documentale) non responsabili di aver commesso alcun reato.
La revisione di queste posizioni è sfociata nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, con contestuale rinvio a giudizio nei confronti dei cinque camici bianchi, anch’essi accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose in ambito sanitario.
Il piccolo Alessandro morì il 27 dicembre 2017 a causa di una grave forma di diabete di tipo 1 non prontamente diagnosticata.
“E’una questione di giustizia, di costruzione di civiltà. Si apre un nuovo capitolo – ha dichiarato il Sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, zio di Alessandro Farina – che anche in questo caso conferma, in maniera inequivocabile, gli errori commessi in quel tragico giorno, che si sono poi rivelati fatali. Insieme all’avvocato Conte, che ringrazio per il supporto a nome mio e di mia sorella Tiziana, madre del nostro amato Alessandro, seguiremo con attenzione anche questa nuova fase per far emergere sempre di più la verità su un dramma che poteva e doveva essere evitato”.
“Continueremo, poi, ed è la cosa che più abbiamo nel cuore, il progetto per far nascere una associazione che sul tema del diabete nei minori sia protagonista nel Paese” ha concluso.