Salerno: Festa della Polizia, 159° di fondazione
E’ la mia prima festa della polizia nella provincia di Salerno! Sono sinceramente emozionato e, nel contempo, orgoglioso di esercitare le funzioni questurili al servizio della comunità salernitana; una comunità sana, operosa, fortemente legata ai valori tradizionali del territorio e protesa nell’impegnativa opera di valorizzazione delle proprie risorse socio – culturali, turistiche e produttive ed efficacemente sostenuta dalla tenace azione amministrativa degli enti locali. Anche oggi celebriamo l’anniversario della fondazione della polizia – il 159° – in mezzo alla gente, in mezzo ai giovani, in sintonia con il motto prescelto “ c’ è più sicurezza insieme “ che costituisce per noi, nella sua semplicità, il senso dell’azione e la priorita’ dell’impegno che ci assumiamo: garantire la sicurezza della collettività, che non è soltanto l’esigenza primaria della salvaguardia dell’incolumità del cittadino e della sua proprietà, ma anche il miglioramento della “qualità di vita”, della vivibilità delle città e della funzionalità dei servizi. La titolazione riconferma la Festa della Polizia come festa di popolo e sottolinea la tradizionale funzione dell’Istituzione quale organismo di straordinaria affidabilità ed umanità, capace di grande tensione operativa e che ha dimostrato, nella sua lunga e gloriosa storia, di sapersi adattare ed evolversi sotto il profilo ordinamentale, alle mutevoli e travagliate fasi socio – politiche che hanno contrassegnato la sofferta nascita ed il consolidamento dello Stato unitario di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario. Il 2011 è un anno speciale! Si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, da quando, il 17 marzo 1861, venne suggellata l’identità italiana sotto forma di uno Stato Unitario, grazie alle lotte risorgimentali ed all’eroico sacrificio di tanti Italiani che credettero in quel sogno. Italiani che dopo quella data hanno continuato ad essere italiani, ma con alle spalle un re, una capitale, un parlamento, un governo, insomma delle Istituzioni stabili tra le quali, a pieno titolo, si colloca la istituzione – nel 1852 e già in una fase preunitaria -, del “Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza”, totalmente militarizzato e dipendente dal Ministero dell’Interno ma composto da poche centinaia di unità reclutate, invero, in maniera approssimativa. La creazione di tale Corpo, che puntava a superare un diffuso sentimento di sfiducia nell’opinione pubblica nei confronti della Polizia, incarnato dalla poco amata figura dello “sbirro”, era giustificata dalle accresciute esigenze di mantenere l’ordine pubblico, a seguito delle disastrose conseguenze della Prima Guerra d’indipendenza e alla necessità di estendere all’interno del Regno il rispetto della Legge, garantendo, nel contempo, la sicurezza dei cittadini. Fù un momento importante nel processo di trasformazione, in senso liberale, dell’attività statuale di salvaguardia della convivenza civile perché si passava da una visione di stampo prettamente poliziesco – repressivo, ad una dimensione ordinamentale più evoluta e nobile: l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, con compiti di “mantenere l’ordine, la tranquillità e la sicurezza pubblica, vigilare gli oziosi, vagabondi e mendicanti, donne di malaffare, giocatori e recidivi; ricercare ininterrottamente malfattori di ogni genere seguendone attentamente ogni traccia valevole a far presumere i reati; accorrere agli incendi e ad altri simili avvenimenti, provvedendo alle occorrenze nel miglior modo possibile”. Come possiamo constatare, pur cambiando negli anni la denominazione del Corpo, le uniformi e lo status, i compiti sono rimasti sostanzialmente immutati. L’Istituzione “Polizia” nella sua lunga storia, non priva di contraddizioni ed incertezze sempre alla ricerca di una stabile identità ordinamentale, ha saputo, con umiltà e tenacia, mantenere la “barra diritta” nel burrascoso e travagliato percorso di stabilizzazione prima dello Stato unitario e poi dell’assetto costituzionale, fedele al mandato istituzionale nell’adempimento dei propri compiti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, sempre protesa alla ricerca delle migliori condizioni di organizzazione interna ed elevazione del livello di preparazione e qualificazione professionale degli operatori di Polizia. Che cosa e’ oggi la Polizia di Stato ? Essa è una Istituzione democratica, civile e ad ordinamento speciale che concorre, unitamente alle altre Forze di Polizia e nell’ambito del complesso sistema dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, alla tutela dell’esercizio delle libertà e dei diritti del cittadino attraverso la prevenzione e la repressione dei reati, avvalendosi di una articolata e ben collaudata struttura organizzativa, logistica e funzionale nonché di personale motivato, di adeguato livello culturale e professionalmente, addestrato e formato per adempiere al meglio le delicate prerogative istituzionali al servizio della collettività e nel rispetto della dignità umana. Affrancatasi da una vocazione prettamente repressiva, la Polizia di Stato si proietta in una moderna dimensione professionale che mette al centro il Cittadino, puntando a recuperare un leale rapporto fiduciario con le comunità locali, ad interpretarne i bisogni – soprattutto delle fasce deboli – ed assicurare adeguate, sostenibili risposte operative con l’obiettivo di ridimensionare quella diffusa “percezione di insicurezza “ che pervade la società, soprattutto in alcune aree del paese ove forme aggressive di criminalità organizzata e diffusa minano la pacifica convivenza civile e la corretta crescita economico – produttiva del territorio. Questo è e sarà il mio prioritario impegno alla direzione della Questura di Salerno e nell’esercizio delle prerogative di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza al servizio della collettività ed in piena sintonia con il Sig. Prefetto, le altre Forze di Polizia e gli Enti locali. A tal riguardo, come recentemente affermato dal Sig. Capo della Polizia, per garantire un buon livello di sicurezza c’è bisogno di mettere a fattor comune le energie di tutti. E’ necessario che tutti contribuiscano al miglioramento delle condizioni di sicurezza del Paese, a cominciare dalle Amministrazioni locali significando che non sono utili sindaci – poliziotti. Serve, invece, chi assume l’onere di rimuovere situazioni di degrado e di disagio sociale che possono favorire l’insorgenza o lo sviluppo di fenomeni devianti, essendo fermamente convinto che le strategie di sicurezza pubblica, affidate alle Forze dell’ordine e quelle di sicurezza urbana, attribuite agli Enti locali, siano complementari e debbano interagire efficacemente. Devo riconoscere che nella città di Salerno e nella provincia si registra un percorso virtuoso di sinergica e fattiva collaborazione nell’interesse delle comunità locali. In questa linea sarà dato il massimo impulso alla valorizzazione dei concetti di Polizia di Prossimita’ e di Sicurezza Partecipata cui si ispira la moderna Polizia perché il poliziotto, sia nell’attività operativa che nei servizi offerti alla collettività, sia sempre più vicino al cittadino al fine di conquistarne la fiducia, assicurando sostenibili risposte ai suoi bisogni di sicurezza e, nel contempo, stimolandolo ad interagire attivamente con le Forze di Polizia assumendo sempre più un ruolo da protagonista attivo nel complesso sistema della sicurezza partecipata. Tale obiettivo si può raggiungere sia migliorando la qualità etico – professionale degli operatori di Polizia, ispirati a vivere la funzione con autentico “spirito di servizio” a sostegno dei bisogni della collettività che sensibilizzando i cittadini a contribuire attivamente nel sostenere, con convinzione e fiducia, il lavoro delle Forze dell’ordine, fornendo un’adeguata collaborazione. In tale prospettiva, s’inquadrano i progetti di educazione alla legalità mirati alla prevenzione del disagio dei minori che ci ha portato in sedici istituti scolastici per sensibilizzare e valorizzare nelle giovani generazioni una convinta cultura del rispetto delle regole. Gli obiettivi prioritari del mio passionale impegno alla guida della Questura di Salerno sono e saranno:*Potenziare e migliorare l’attività di controllo del territorio sia destinando più risorse a tale settore che realizzando, anche con il ricorso a sistemi informatici, un’analitica e sistematica rilevazione statistica dell’andamento dei reati sul territorio, per misurarne gli indici di criticità -per fasce orarie ed aree territoriali di incidenza-, tali da pianificare più razionalmente i servizi operativi delle volanti, per prevenire e reprimere più efficacemente forme di criminalità predatoria sempre più invasive. Furti, rapine, scippi, truffe alle persone anziane, situazione di degrado ed illegalità nei quartieri sono i fenomeni che più incidono sulla “percezione di insicurezza” dei cittadini e su questo dobbiamo impegnarci migliorando la capacità di ascolto di chi vive il territorio, conquistando la sua fiducia attraverso l’impegno concreto nel dare risposte ai suoi bisogni di sicurezza. Lo facciamo riscontrando puntualmente le segnalazioni che ci arrivano mediante esposti e telefonate al 113 nonché attraverso la preziosa ed insostituibile attività dei poliziotti di quartiere, vicini alla gente e vere e proprie “antenne sul territorio”. Efficace supporto all’attività di prevenzione e controllo del territorio viene fornito anche dal potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza in città *Gestire le problematiche di ordine e sicurezza pubblica con equilibrio e ponderazione al fine di garantire il libero e pacifico diritto costituzionale di manifestare nel rispetto della libertà dei cittadini e del regolare andamento della vita pubblica e sociale. Invero, nei mesi scorsi non sono state registrate particolari emergenze, grazie anche al prezioso lavoro del personale della D.I.G.O.S. che ha fornito non solo un valido contributo informativo, ma ha saputo operare una duttile opera di mediazione dei conflitti socio – occupazionali, in sintonia con le OO.SS. di categoria a cui và il nostro ringraziamento, tale da pianificare adeguati servizi di O.P. e ridurre al minimo tensioni e criticità, consentendo a tutti di esprimere le proprie idee ed il proprio dissenso in un contesto di legalità e civile confronto. Particolarmente impegnativa è stata, invece, la gestione dell’ordine pubblico in occasione di competizioni calcistiche per un persistente profilo di violenza ed aggressività che connota frange radicali di tifosi ultras, che hanno imposto la predisposizione di robusti servizi di ordine e sicurezza pubblica con l’impiego di cospicue aliquote di polizia e carabinieri, purtroppo sottratte al controllo del territorio. A tal riguardo, l’attività delle forze dell’ordine è stata improntata sì ad equilibrio ma anche a ferma determinazione, per individuare tifosi violenti attraverso una tenace azione investigativa che si è avvalsa del prezioso contributo tecnologico dei sistemi di videosorveglianza e che mi ha consentito di irrogare ben 69 provvedimenti di divieto di accesso agli stadi.*Lotta serrata alle organizzazioni camorristiche ed a loro patrimoni, pienamente consapevole che la provincia di Salerno non è “un’isola felice”, anche se non si registrano quelli gravi e palesi forme di disgregazione sociale che hanno favorito il consolidamento della presenza criminale in alcune aree campane; pur tuttavia sono evidenti fenomeni di criminalità organizzata dedita prevalentemente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, alle estorsioni ed all’usura. L’attività investigativa portata avanti dal prezioso e tenace lavoro degli uomini della squadra mobile e dei commissariati distaccati – unitamente a quello di carabinieri e guardia di finanza – ha permesso di ridimensionare sensibilmente la capacità pervasiva di tali gruppi criminali soprattutto nella Valle del Sele e nell’Agro nocerino- sarnese, cui sono stati inferti duri colpi a seguito di capillari indagini magistralmente coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia e dalla Procura Ordinaria di Salerno. A tal riguardo, desidero evidenziare le seguenti operazioni: Operazione Last Minute che ha portato all’arresto di 25 persone ed al sequestro di 5 kg di cocaina e numerose armi; 9 novembre 2010, arresto di 20 malviventi riconducibili al boss Esposito Giuseppe per traffico di droga operanti nella Valle del Sele; Salerno, 24 febbraio 2011, sequestro di kg 40 di hashish diretto allo spaccio nel centro storico; Battipaglia, 25 febbraio 2011, personale del locale Commissariato arrestava 2 malviventi e sequestrava kg 26 di hashish e kg 4 di cocaina destinata alle piazze di spaccio della Piana del Sele; 7 giugno 2010, in Nocera Inferiore, a seguito di una brillante indagine di polizia e Carabinieri, veniva arrestata la responsabile di un sequestro di persona in pregiudizio di un neonato sottratto all’interno del locale nosocomio;10 giugno 2010, a seguito di indagini di polizia e carabinieri, venivano arrestati 6 malviventi che avevano tentato una clamorosa rapina ai danni del caveau di un Istituto di Vigilanza. Ma la lotta alla camorra deve puntare anche e soprattutto a più penetranti attività d’indagine patrimoniale per intercettare la ricchezza dei camorristi e togliere ossigeno a questo cancerogeno fenomeno. In tal senso, ho rivitalizzato uno speciale gruppo di investigatori dedicato a questo importante settore perché sono fermamente convinto, in perfetta sintonia con quanto dichiarato più volte dal dr. Franco Roberti, Capo della DDA – a cui mi legano sentimenti di sincera stima per il suo alto profilo professionale -, che seguire le tracce dei patrimoni illeciti delle organizzazioni criminali serve a definire più compiutamente la loro struttura organizzativa e destrutturarne la potenzialità operativa. In occasione di questa cerimonia, a nome di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, rivolgo un sentito ringraziamento alle Autorità civili , militari e religiose che ci sostengono nella nostra attività. A Sua Eccellenza il Prefetto, dr. Sabatino Marchione, per il Suo alto profilo umano ed istituzionale, caratterizzato da equilibrio e saggezza nella delicata funzione di coordinamento delle Forze di Polizia in materia di sicurezza pubblica. A Sua Eccellenza Reverendissima, Mons. Luigi Moretti – qui ottimamente rappresentato dal Vicario Generale Mons. Marcello De Maio, per l’alto sostegno morale e spirituale che riserva al personale della Polizia di Stato e per la Sua cortese ospitalità in questo luogo meraviglioso dove si intrecciano storia, arte e spiritualità. Al Sig. Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli, sempre sensibile alle accresciute esigenze del territorio provinciale. Al sig. Sindaco, on. Vincenzo De Luca, qui gentilmente rappresentato dalla d.ssa Eva Avossa, fortemente impegnato nelle politiche di sicurezza urbana e nel migliorare le condizioni di vivibilità della comunità locale. Ai Sigg. Sindaci della provincia di Salerno, per il tenace impegno nella gestione amministrativa a tutela del bene collettivo. Ai vertici ed esponenti dell’ordine giudiziario, un grazie sincero per la costante funzione di guida e di indirizzo nei confronti dei nostri organismi di polizia giudiziaria. Un sincero ed affettuoso saluto ai Sigg. Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nonché al Comandante della Capitaneria di Porto, cari amici ed eccellenti professionisti, per la preziosa attività istituzionale esercitata sul territorio. Saluto i Comandanti dei Vigili del Fuoco, della Polizia Forestale e Provinciale nonché i Comandanti delle Polizie Municipali per l’efficace contributo fornitoci nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. Saluto e ringrazio i rappresentanti della vita economica, industriale e finanziaria nonché i vertici delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori della provincia, gli esponenti di Enti e Associazione che attivamente ci collaborano. Un vivo ringraziamento alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per la preziosa azione propositiva nella individuazione e risoluzione delle problematiche afferenti le condizioni di lavoro e di benessere del personale.Un caloroso saluto ai rappresentanti degli Organi d’informazione, per l’efficace attività di divulgazione degli eventi della vita sociale della comunità salernitana. Un cordiale saluto all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma ed ai nostri pensionati, che mi sono particolarmente cari. Ringrazio i Sigg. dirigenti scolastici, gli insegnanti e alunni qui presenti. Un affettuoso saluto al Presidente dell’Ente Sordi, Cav. Corsini, per la feconda opera di collaborazione nell’assicurare le migliori condizioni di sicurezza alle persone sorde, attraverso l’attuazione di servizi tecnologici finalizzate a favorire interventi tempestivi in caso di emergenza. A voi, uomini e donne della Polizia di Stato, veri protagonisti di questa festa, che vuole esaltare il vostro incessante e quotidiano impegno al servizio della collettività, portato avanti con umiltà e professionalità, nonostante insidie e pericoli, va il mio affettuoso ringraziamento, rivolto anche ai vostri familiari che condividono silenziosamente ansie e preoccupazioni. Ma permettetemi di rivolgere un commosso e deferente ricordo ai nostri Caduti che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del loro dovere, contribuendo a garantire la stabilità delle Istituzioni e dello Stato democratico nonché la pacifica convivenza civile. sarete sempre nel mio cuore! Così come sarà sempre viva la memoria dell’eroico Giovanni Palatucci ultimo Questore di Fiume, Giusto tra le Nazioni, che sacrificò la propria vita per salvare dall’eccidio nazista migliaia di ebrei. Dopo l’evento, nel chiostro del Duomo di Salerno, strettamente legato alla cerimonia della Festa della Polizia, il Questore di Salerno si è recato presso il Reparto Pediatrico dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove sono ricoverati ben 40 bambini, per portare loro la testimonianza della sua personale simpatia e della Istituzione che rappresenta. Il Questore, Antonio De Iesu, ha dato ai bambini matite colorate ed altri doni. L’iniziativa, che è diventata ormai consolidata tradizione negli anni, si pone per obiettivo di alleviare il disagio della degenza per i piccoli pazienti e i loro familiari ed implementare la dotazione tecnico – ricreativa del Reparto, con nuovi mezzi audiovisivi. E’ stato donato un videoproiettore completo di telo e supporti a soffitto.