Santa Maria Capua Vetere: sequestro centro immigrati, Coisp “Non riaprire Cie”

E’ di queste ore la notizia che la Magistratura casertana ha posto in sequestro la struttura di accoglienza per extra comunitari di Santa Maria Capua Vetere, tutto ciò a seguito delle gravi problematiche emerse durante la rivolta degli immigrati. Questo sindacato di Polizia Coisp, sin da quando il Governo stabilì l’apertura del Centro per Immigrati Irregolari nel comune di terra di lavoro, ha espresso serie perplessità per la scelta del luogo, già mortificato da problemi atavici quali lo smaltimento illegale di rifiuti e la presenza di criminalità organizzata tra le più potenti in Italia. Infatti in tempi non sospetti, a seguito di sopralluogo effettuato presso quella struttura, questo sindacato di Polizia denunciò le condizioni disagevoli in cui erano costretti a prestare servizio i colleghi impegnati  che ovviamente si ripercuoteva anche sugli ospiti della struttura. Il Segretario Generale Regionale del COISP, Giuseppe Raimondi, intervenuto sulla vicenda, ha tra le altre cose dichiarato: “La struttura, voluta dal Governo in una zona a rischio criminalità, che è nata quale centro provvisorio per la emergenza sbarchi di clandestini nordafricani a Lampedusa ma poi divenuta permanente , non  riscontrava la condizioni necessarie per la sicurezza sia del personale che degli ospiti”. Il leader campano , continuando nella sua critica analisi , aggiunge : “A seguito del sopralluogo, effettuato unitamente al Segretario Provinciale di Caserta Claudio Trematerra,  evidenziammo che la struttura necessitava di interventi per la messa in sicurezza della stessa per evitare problematiche che purtroppo però si sono poi verificate. Ci auspichiamo – termina il sindacalista rivolgendosi all’operato della magistratura –  che l’esito dell’attività della Magistratura possa essere quello della chiusura definitiva del centro.”