Pagani: la montagna ha partorito il topolino…

Dopo settimane di annunci e di proclami da parte dell’Amministrazione comunale di centro destra, ieri l’ASL e la Human Health Foundation hanno sottoscritto il famigerato protocollo d’intesa che, secondo Gambino e D’Onofrio, ha segnato una svolta positiva nella storia dell’Ospedale Andrea Tortora. Gambino e D’Onofrio dimenticano però di rilevare che, nella versione in cui l’intesa è stata sottoscritta dalle parti, è praticamente sparito tutto quello che era invece stato inserito nella bozza circolata fino a pochi giorni fa. La qual cosa è chiaramente per noi un fatto estremamente positivo. Lo è certamente meno per chi, come i nostri amministratori, aveva parlato di un atto che avrebbe nei fatti cambiato il futuro del presidio paganese. Il protocollo sottoscritto ieri si è ridotto ad una intesa tra ASL e Fondazione, della durata di tre mesi, per “procedere alla formalizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato alla predisposizione di una proposta progettuale congiunta”. Insomma, un buco nell’acqua, con tanto di impegno pubblico assunto dal Commissario Bortoletti a non impegnare neppure un centesimo e a chiudere definitivamente la partita laddove, in questi tre mesi, non dovesse essere prodotta un’idea veramente convincente. Ci sembra chiaro come i fatti smentiscano clamorosamente Gambino e i suoi, che ieri infatti, vistosamente infastiditi dal non essere riusciti a portare a casa il risultato, hanno insultato quanti (cittadini, sindacalisti e operatori sanitari) esprimevano un legittimo dissenso. Infine, all’esimio prof. Antonio Giordano, che ha avanzato la proposta di una Fondazione in cui associare tutti gli “ignoranti”, vorremmo sommessamente e con rispetto suggerire un approccio meno “aggressivo” verso quanti non sono convinti dell’ipotesi di privatizzare la sanità pubblica. Sarebbe il caso che anche’egli, che è cittadino onorario di questa città, dimostrasse di avere più rispetto nei confronti dei suoi concittadini, senza tacciarli di “ignoranza” solo perché non sono d’accordo con lui. Continueremo chiaramente a vigilare per scongiurare il pericolo che la sanità pubblica finisca nelle mani dei privati senza un progetto adeguato alle esigenze di questo territorio e chiaro nel definire l’offerta sanitaria. La domanda di fondo infatti resta: un Polo Oncologico è tale perché vi si svolge attività di ricerca o perché è in grado di prendersi cura a 360 gradi del paziente oncologico?

Movimento Civico Impegno per la Città  Il Portavoce Riccardo Christian Falcone