Cava de’ Tirreni: Udc sul ritiro deleghe di Galdi

Negli ultimi giorni i quotidiani locali hanno riportato la notizia del colpo di scena del Sindaco che ha ritirato le deleghe ai Consiglieri Comunali, delle fibrillazioni nella maggioranza, di una resa dei conti e che nelle prossime ore ci sarà un summit-verità, un “conclave” e, se occorrerà, anche una verifica di fedeltà, viste le posizioni critiche di diversi Consiglieri, non ultima quella di Del Vecchio (…). Ma forse sarà solo un incontro per risolvere i problemi irrisolti e semmai attuare il programma elettorale. A proposito del programma elettorale di Galdi. Considerato che l’UdC lo condivise e visto che, dopo la fuga dei suoi eletti verso “l’eldorado”, non né ha potuto più prenderne parte oggi,  sarebbe politicamente legittimo chiedere quali risposte sono state date:

·     all’assistenza ospedaliera …;

·     all’ottimizzazione dell’offerta sanitaria sul territorio;

·     alla rimodulazione dell’assistenza farmaceutica;

·     alla salvaguardia dei servizi che coprono i casi sanitari di urgenza e di emergenza;

·     ai punti di primo soccorso nelle principali frazioni;

·     al potenziamento dell’assistenza sanitaria a domicilio, anche per i diversamente abili ed anziani;

·     al pieno abbattimento delle barriere architettoniche;

·     ai luoghi di aggregazione per disabili ed anziani;

·     agli autobus (?) dotati di pedane mobili;

·     ai bagni pubblici puliti ed efficienti;

·     alla riduzione dei vincoli urbanistici;

·     alla rivisitazione del P.U.T.;

·     alla uscita, come Comune, dal Consorzio A.S.I.;

·     al nuovo stadio comunale;

·     ai parcheggi interrati di piazza Lentini e piazza S. Francesco;

·     alla nuova strada che collegasse le frazioni ad ovest di Cava con la S.S. 18, col sottovia e le stazioni della metropolitana (?);

·     all’approvazione di un nuovo PUC;

·     ad un nuovo parco verde con area di parcheggio interrati …;

·     al completamento del trincerone e del sottovia veicolare;

·     al nuovo teatro comunale nell’area di sedime dell’ex deposito CSTP;

·     al recupero del palazzetto dello sport;

·     al Palazzo dei Giovani, delle Associazioni e dell’Arte …;

·     al degrado ambientale con ponderata valutazione del potenziale rischio idrogeologico (questa addirittura doveva essere tra le prime azioni del mandato elettorale …);

·     alla riconsiderazione e rimodulazione delle “zone rosse” del territorio;

·     alla realizzazione dei nuovi “polmoni verdi”;

·     al risanamento e pulizia dei valloni;

·     al potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti con realizzazione di isole ecologiche e tanto altro;

·     al problema casa (abusivismo edilizio, prefabbricati, cooperative ecc. ecc.);

·     all’incentivazione di insediamento e creazioni di imprese “ad alta densità conoscitiva” che avrebbero dovuto favorire l’impiego di forze lavoro ad “alta specializzazione”;

·     alla riivitalizzazione della vocazione di Cava, che è turistica, commerciale ed artigianale, con il recupero di contenitori ed aree abbandonate attraverso la rivitalizzazione dell’incubatore di imprese ed il funzionamento dello Sportello per le Attività Produttive;

·     alla creazione di asili nido;

·     all’assistenza e ai servizi minimi per gli animali (tra i tanti, prevenzione del randagismo)

·     alla creazione di impianti sportivi ex novo con potenziamento e ristrutturazione di quelli esistenti;

·     al rafforzamento della sicurezza diurna e notturna;

·     alla presenza della polizia locale (vigili urbani) nelle frazioni;

·     al perfezionamento della pubblica illuminazione nelle frazioni … (e già, ci sono pure le frazioni!?).

Per quanto riguarda allora le frazioni, ometto l’elencazione delle cose scritte nel programma elettorale, perché sono tante, troppe e pertanto il Sindaco può rispondere come meglio crede (tanto le frazioni vivono una loro “anarchia” …).Dunque: l’incontro alla Badia servirà per la messa a punto di tutto questo? E perché, allora, non scegliere un luogo istituzionale (sede di un partito, aula consiliare …)? Io spero che non sia, invece, un incontro che serva a ricorrere ai cosiddetti “pannolini caldi” o peggio ancora per le cose “disadorne”, in quanto sarebbe sacrilego “consumare” certe cose nel Tempio della Fede, anche se il timore c’è quando si privilegia più la quantità che la qualità, più la forza muscolare che quella intellettuale, più gli ordini di scuderia che un progetto maggiormente rispondente alle risorse umane.

Il Commissario cittadino dell’UdC
 Luigi Durante