Diversità e pregiudiziali!
E l’aula di Montecitorio ci va cauta per le pregiudiziali omofobiche. Il testo, accuratamente approntato nei giorni scorsi dalla deputata Paola Concia, rigettato, naufragato da dissensi ed astensioni. Un maremoto ideologico tra òli alti scanni capitolini, che lascia l’amaro in bocca a quanti impugnano i diritti della diversità. Alla luce dei costanti connubi gay, da New York a Broadway. Ma non si tratta di colore politico, sembra il caso di constatare giacchè le visioni, tranne quella finiana, rimpastate dal ruolo e dalla mentalità. Per molti, infatti, il proprio credo, ad un’avanzata di proposta politica, per degli aspetti ha tenuto coerenza, ma dall’altra appare il contrario. Sta di fatto che l’Italia, come urlano sdegnate le associazioni di categoria lesbichm, gay e trans, ha girato le spalle a certe legittimazioni. Sarà il caso di dire che anche se i diritti universali, vanno tutelati sempre, una spinta eccessiva della diversità, recentemente sta storpiando. E tanti, non nell’habitus moralistico, iniziano ad avvertire insofferenza nel sentir parlare, anche sotto il sole cocente, di adozioni gay o di partner d’analogo sesso, più che di euro debole, di rincari quotidiani e di privilegi politici senza eccezioni. Tra dissoccupazione che monta la china della frustrazione ed una Sanità che flagella i più deboli. Tra gli scandali del Paese ed il rosso erariale, uno Stivale confuso tra rifiuti che lo sfigurano, rischiando di tramutare anche la terra felix in una pattumiera a cielo aperto. Sicuramente l’omofobia esecrabile, ma il tamtam costante a tale tematica, non può assurgere a companatico mediatico, come le escort di Arcore!
Forse, diffondendo la notizia che nell’anno 2007, il Santo Padre Benedetto XVI con i suoi stretti collaboratori e con la presenza anche di Sua Ecc.za mons Bruno Forte, si sono recati a Manoppello (PG)a contemplare la Sacra Sindone del Volto Santo di GESU’ RISORTO, si spera così di incoraggiare soprattutto i giovani, tanto avviliti!
Visto che stiamo continuando ad uccidere, dopo duemila anni, LA VERITA’, ecco che con dolcezza, ma con grande determinazione, si fa ancora una volta presente a tutti noi, non più la Sacra Sindone di Gesù morto, ma la Sacra Sindone di Gesù VIVO.
Maria Luisa Cavaliere