L’angolo del cuore con Francesco Terrone: “Un refrain di versi”
Francesco Terrone è l’uomo dai due volti convergenti in un’unica identità tecnico-scientifica, metafisico-dogmatica e pertanto ci giustifica il vigore del suo verso poetico nella ricerca del suo Dio e dei suoi cari. Dalle innumerevoli contraddizioni, razionale e istintivo, metafisico, mistico e scientista, plastico e surreale, ricco di finalismo incoercibile e di una soavità lunare, immerso nel mistico e proiettato verso l’astrofisica, cerca Dio…tra la gente. Giustificano il vigore dei suoi accenti poetici, la forza nell’espressione e i versi che prendono vita e suono dal crogiuolo dove la materia acquista il lampo dell’incandescenza.
Un refrain di versi
La rabbia di un bambino è la rabbia/devastante dell’essere, che/elemosinerà l’amore per l’intera/sua esistenza nella vita/al di là della vita,/sì, al di là della vita,/dove i confini del mondo e dell’anima/diventano così sottili da confondersi/nello spazio infinito e nel concetto/divino del divino…la rabbia che/diventa sete di vita, sete d’amore;/la rabbia di un bambino crocifigge/l’amore per comprendere l’amore./
Francesco Terrone da “Lo screening del cuore”