Conca dei Marini: la Sfogliatella Santa Rosa, un ritorno in grande stile
Quello della Sfogliatella Santa Rosa a Conca dei Marini è stato un ritorno all’insegna dello stile e del buon gusto, oltre che della riscoperta di sapori e tradizioni proprie del territorio conchese. La novità di questa edizione, dopo quasi dieci anni di pausa,è stata infatti quella di far precedere la tradizionale “sagra” del 2 Agosto da un convegno dal tema “La Sfogliatella Santa Rosa tra storia e tradizione”. La Sfogliatella Santa Rosa come patrimonio storico- culturale di Conca dei Marini, come elemento di spicco della tradizione gastronomica campana e come fattore essenziale di promozione del territorio, queste le chiavi di lettura principali del dibattito svoltosi nella chiesa di Santa Maria di Grado dell’ex Convento di Santa Rosa, che ha dato i natali alla Sfogliatella, moderato dalla giornalista Sara Cerrato. L’aspetto storico-culturale è stato affrontato negli interventi del Professor Giuseppe Gargano, uno dei massimi studiosi della storia della Costiera Amalfitana e membro del Centro di Storia e Cultura Amalfitana, e del Professor Alfonso Gambardella, studioso di materie classiche e letterarie e cultore di storia locale. La relazione del Professore Gargano ha tracciato un profilo storico generale di Conca dei Marini dal Medioevo alla fine del 700’,e ha sottolineato la vocazione marinara e commerciale che il paese ha sempre avuto, dapprima alle dipendenze della Repubblica marinara di Amalfi e poi, nei secoli successivi alla sua caduta, attraverso traffici commerciali autonomi. Il professore si è poi soffermato nel tracciare un affresco della società conchese del 700’, epoca in cui i fiorenti traffici commerciali coi paesi del Mediterraneo consentirono l’emergere di alcune ricche famiglie, tra cui la famiglia Pandolfo, che edificò lo splendido complesso monumentale del Convento di Santa Rosa da Lima. A questo punto si è inserito nel dibattito il Professore Gambardella che, nel suo intervento ha illustrato con grande passione e trasporto il risultato dei suoi studi effettuati sulla storia della Sfogliatella, e in particolare della contesa “paternità” tra Conca dei Marini e la città di Napoli. “Contesa” nella quale, secondo gli studi condotti dal professore Gambardella, ad avere la meglio sarebbe senza dubbio Conca, in quanto la Sfogliatella si sarebbe diffusa nell’ambito napoletano solo a partire dall’ 800, quindi quasi un secolo dopo dal momento della sua invenzione presso il Convento di Santa Rosa a Conca. Il professore, inoltre, ha ricordato come negli anni ’80, da sindaco di Conca dei Marini, si adoperò per proiettare l’immagine di Conca come “il paese della Sfogliatella” perseguendo il progetto di una manifestazione, una festa dedicata esclusivamente ad essa. Il Dottor Salvatore Criscuolo, presidente dell’associazione Aloe che raccoglie tutti gli operatori economici del paese, ed esperto di marketing territoriale, chiamato a conferire sul significato della sfogliatella Santa Rosa nell’attuale promozione turistica ha subito chiarito qual’ è fosse la missione del progetto: “far diventare il Santarosa Conca Festival piattaforma di comunicazione per tutto il comparto enogastronomico di eccellenza e dei prodotti tipici del territorio diventando Conca dei Marini splendida cornice di una Kermesse culinaria e di arte pasticcera che abbia come elemento caratterizzante la proposta rinnovata di antichi sapori”.Dopo aver parlato delle ricche risorse territoriali da far percepire attraverso il Santa Rosa Conca Festival come la storia, la cornice del monastero, il paese di Conca dei Marini patrimonio dell’umanità, la dieta mediterranea anche essa da pochi mesi patrimonio UNESCO e lo stile di vita mediterraneo, il Dottor Salvatore Criscuolo ha sottolineato la necessità di intercettare, con eventi come questo , le odierne tendenze della domanda turistica di pregio, sempre più orientata verso la qualità ambientale,i luoghi del silenzio, i prodotti biologici e la scoperta di antichi gesti di civiltà agricola. Ha messo in evidenzia come lo svantaggio competitivo di più alti costi di produzione dei servizi dell’ospitalità possa essere compensato rispettando la vocazione per l’eccellenza della nostra Costiera, promuovendo quella domanda turistica di nicchia fatta da amanti del bel vivere, del buon cibo ,del vino di qualità,di estimatori di pause musicali, letterarie, e di momenti contemplativi. Il dottor Salvatore Criscuolo infine ha posto in relazione la nascita del Santarosa Conca Festival con la imminente apertura dell’albergo più esclusivo della Costiera Amalfitana, Il Santa Rosa di Conca dei Marini ed ha invitato a coglierne le opportunità configurando il nuovo volto di un lusso etico, sostenibile solidale e valoriale: il lusso della calma. La chiusura è stata affidata a due grandi interpreti della tradizione dolciaria della Costiera Amalfitana: Nicola Pansa e Salvatore De Riso. Il primo, titolare della pasticceria più antica della Costiera Amalfitana, inaugurata addirittura nel 1830, ha esaltato il ruolo di primissimo piano che la Sfogliatella Santa Rosa occupa nella tradizione dolciaria della Costa e della storia del suo rinomato marchio, condendo l’esposizione con qualche gustoso aneddoto legato proprio alla Santa Rosa, quale quello che vuole Il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi grande estimatore del nostro dolce. Infine De Riso, con accenti quasi poetici, ha tessuto le lodi della Sfogliatella, soprattutto di una buona Sfogliatella fatta utilizzando ingredienti genuini del luogo, dalla frutta candita alla ricotta, e ha invitato gli operatori turistici di Conca a far conoscere sempre di più ai propri clienti questo straordinario prodotto. Proprio Sal De Riso, nel buffet finale ha dato la possibilità di degustare una sua particolare “versione” della Santa Rosa, una versione cremosa simile a un semifreddo, che ha riscosso notevole apprezzamento tra i presenti. Da sottolineare anche gli intervalli musicali, affidati alla chitarra e al mandolino del Maestro Eugenio Gambardella e del Maestro Angelo Piumelli, che hanno contribuito insieme alla “location” a ricreare un atmosfera settecentesca con la riproposizione di antiche melodie. La festa del 2 Agosto è stata caratterizzata dalla riproposizione al pubblico della tradizione gastronomica conchese, che è di terra e di mare: pesce fritto nel “cuoppo”, tubetti coi totani, melanzane a funghetti e l’immancabile Sfogliatella. Il percorso gastronomico è stato arricchito dalla musica tradizionale napoletana e dalla riscoperta della tradizione artigiana, marinara e agricola di Conca, mostrando attività quali la fabbricazione delle reti e delle “nasse” da pesca, la lavorazione delle palme e dei rami di ulivo, la realizzazione del “piennolo” di pomodori, il ricamo e la lavorazione della pietra locale. Cultura, folklore, e gastronomia hanno contribuito a rendere questa due giorni particolarmente “dolce”…