Capitolini …ai piedi del Monte!
Il monte dei pegni: una realtà sempre più diffusa specialmente in Capitale. Ormai non fa più meraviglia trovare catenine del Battesimo, insieme a posate in argento delle nozze o a collier della nonna, depositati presso il Monte…della Povertà! Il luogo cioè, in cui è possibile depositare i propri preziosi o oggetti cari, pur di racimolare quanto basta per poter tamponare spese al rosso. Perfino protesi del proprio corpo: i Capitolini, pronti a cederle, come avvenuto per un singolare episodio di denti aurei. I Romani, il caso d’esclamarlo, davvero indebitati fino ai denti! Ed in tale crisi, come sempre non si fa attendere il ricatto: scoperto un uomo che acquistava pezzi da nomadi, per poi rivenderli a costo elevato! ‘Compro Oro’ è diventato un business redditizio che a Roma, negli ultimi due anni, registra un aumento del 20% di licenze per l’apertura di tali esercizi commerciali. Capi griffati ed oggetti di valore, corrono comunque anche sul web. Ormai, il virtuale avviluppa tutto, caricando l’acquisto enfaticamente d’occasione unica ed imperdibile, anche se ereditato ed apparentemente inutilizzabile! Il tutto fa seriamente riflettere sulle drammatiche condizioni in cui versano tanti nuclei familiari, pressati dall’usura e dall’incapacità di portare a compimento il saldo d’utenze anche morose. Italiani felici? Un tempo…oggi, solo brava gente!
Ecco un valido esempio di sconfinamento nella più immane e disumana miseria di numerosa gente. Ecco la più squallida posizione economica di tantissime famiglie che vendono, magari, a prezzi stracciati i loro ricordi che si portano dietro una storia, un amore profondo che hanno cercato di portarsi dietro fino alla morte ora stanno cedendo quell’amore infinito permutandolo con una mangiata di euro solo per sopravvivere o togliersi qualche debito che li assilla. Giorni nefasti per tanti di loro che fa venir da piangere. addio collane d’oro, anelli di brillanti ed altri preziosi Molti oggetti non torneranno mai più a chi li ha impegnati per vivere. Povera gente!
Allora stiamo tornando ai tempi di guerra? Oh! quanta rimembranza…
Alfredo Varriale