Salerno: Pastificio Amato, replica Ferrazzano a Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil
«C’è chi ha tempo da perdere a scrivere comunicati senza senso e costrutto, che valgono solo a chiarire chi è davvero a caccia di un protagonismo biasimevole». L’assessore alle Politiche del Lavoro, Anna Ferrazzano, replica ai dirigenti di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil: «Se non fossero interessati soltanto ad una sterile visibilità – spiega – questi sindacati dovrebbero rallegrarsi del fatto che il mio impegno è valso ad ottenere il pieno interessamento del Ministero dello Sviluppo Economico alla vicenda del pastificio Antonio Amato». Anna Ferrazzano precisa inoltre: «Qui nessuno ha mai parlato di presunte “soluzioni” anche perché, diversamente dal caso dell’Alcatel di Battipaglia, per la Amato è in atto una procedura fallimentare che sta seguendo celermente il suo corso e va ovviamente rispettata. Quello che il Ministero intende fare è seguire da vicino l’evolversi della situazione, attraverso l’apposito tavolo di coordinamento che convocherà a Salerno ad ottobre. Un’iniziativa che giunge ad ulteriore garanzia dello storico marchio salernitano, delle attività produttive e di tutte le unità occupazionali e di questo i sindacati dovrebbero essere soddisfatti anziché contrariati. Temono forse di non essere invitati a partecipare e di perdere un’occasione per farsi vedere nei telegiornali locali? Li rassicuro: tutte le sigle, insieme ai rappresentanti istituzionali, saranno chiamati a dare il proprio concreto contributo, così come accade nelle decine e decine di vertenze che purtroppo sono il mio pane quotidiano, anche se non vado a strombazzarlo ai quattro venti”.In conclusione l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro rivolge un invito alle tre federazioni: «Se vogliamo condividere, nei fatti e non a parole, l’intento di essere costruttivi e propositivi, confrontiamoci costantemente e non a mezzo stampa. Da voi che dovreste conoscere meglio di tutti le emergenze lavorative del nostro territorio sono ansiosa di ricevere spunti, sollecitazioni e soprattutto proposte concrete».