Salerno: Questura, Anticrimine contro raggiri
I Poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, diretti dal Primo Dirigente della P.S., dr.ssa Luciana Palmieri, al termine di un’articolata e capillare indagine di Polizia Giudiziaria, hanno fatto luce su un’incresciosa ipotesi di reato di circonvenzione d’incapace, che ha permesso ad un imprenditore salernitano, con alcuni precedenti a carico, di procurarsi un ingiusto profitto economico abusando dello stato di deficienza psichica della vittima.Le indagini hanno preso il via nel mese di novembre 2010, allorquando un familiare della vittima del reato si presentò in Questura per denunciare che il suo congiunto, 54enne salernitano, affetto da disturbi psichici tali da farlo ritenere incapace, era stato indotto da qualcuno ad emettere degli assegni, tant’è che il direttore della banca ove era acceso il relativo conto corrente aveva telefonato ai familiari avvertendoli di uno scoperto di circa 6.000 Euro. Gli Agenti della Settima Sezione della Divisione Anticrimine, coordinati dall’Ispettore Capo Angelo Labella, nell’ambito delle competenze investigative sulle denunce presentate dai cittadini alla Questura di Salerno, hanno immediatamente svolto accertamenti bancari per scoprire l’identità del soggetto che aveva utilizzato tali assegni, risalendo ad una Società di Salerno, con interessi nel campo del commercio al dettaglio. L’attività info – investigativa ha consentito di accertare, inoltre, che il titolare di detta Società, identificato per F. C., sarnese di anni 57, già noto alle forze dell’Ordine oltre che per i suoi precedenti anche per la sua vicinanza ad un clan camorristico dell’Agro nocerino – sarnese, aveva emesso tre assegni, da un blocchetto di 10 titoli in bianco, relativi al conto corrente della vittima, per un importo complessivo di circa 17.000 Euro. L’imprenditore sarnese, approfittando della debolezza psichica del 47enne salernitano di sua conoscenza, facendogli credere che in cambio gli avrebbe poi affidato l’incarico di direttore di un esercizio commerciale, era riuscito a farsi consegnare un blocchetto di assegni in bianco, firmati, facendogli anche sottoscrivere una lettera con la quale la vittima dichiarava che gli aveva dato spontaneamente gli assegni per amicizia, con promessa di futura restituzione. Gli elementi investigativi raccolti dai Poliziotti che hanno deferito all’Autorità Giudiziaria F. C., trasmettendo tutti gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di indagare l’imprenditore sarnese per il reato di circonvenzione d’incapace (art. 643 C.P.) continuata (art. 81 C.P.) e di emettere, nei giorni scorsi, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e rinvio a giudizio nei confronti dell’indagato, notificatogli nella giornata di ieri dai Poliziotti salernitani.