Conosciamo i Balega (Congo Rd): la vita da sposi

Padre Oliviero Ferro

Arrivati nella loro casa, gli sposini hanno, per così dire, una settimana di completo riposo. Sarà la suocera della sposa a preparare e portare loro il cibo per l ‘intera settimana. Dopo di che, la sposa dovrà preparare il cibo per il marito e per sé, ma sempre nella cucina della suocera: ciò perché imparino a frequentarsi, a conoscersi e a trovare il modo per andare d’accordo. Tale “convivenza” dura fino a quando ci si accorge che la sposina è incinta: a quel punto la suocera le consegna il kijiko (mestolo di legno), verrà introdotta nella sua cucina e resterà indipendente fino al parto. A matrimonio avvenuto, il padre della ragazza dà allo sposo il permesso di usare di sua figlia. Ciò può protrarsi fino a quando la moglie è visibilmente rimasta incinta. Presso i Balega è essenziale arrivare vergini al matrimonio: interessa solo la verginità fisica, non avendo nessuna preoccupazione di ordine morale e spirituale. Deve quindi essere provata la verginità fisica della donna. Incaricate di questa prova sono le due nonne degli sposini. Queste devono essere presenti nella casa degli sposi al primo rapporto. In precedenza, sistemano sul letto e quindi sotto gli sposini una pelle di capra ben pulita e ben secca, destinata a raccogliere il sangue che esce in seguito alla rottura dell’imene. Avvenuto ciò, il compito delle due anziane donne è terminato e i due sposini sono finalmente lasciati in pace. Lasciando la casa, portano con sé la pelle di capra con le gocce di sangue e, percorrendo l’intero villaggio, mostrano che la ragazza era veramente al suo primo contatto e che i due si sono comportati bene fino al matrimonio. Le due rispettive famiglie prendono atto della cosa con molta soddisfazione ed orgoglio, ricevendo le congratulazioni da parte di tutti. Quando la sposa rimane incinta, l’uomo non la può più frequentare: lo scopo è stato raggiunto e l’uomo deve uscire dalla scena. Se poi il marito continuava a usare di sua moglie viene apertamente disprezzato e una grande vergogna cade su suo padre,il quale risulta un uomo da nulla, che non ha saputo trasmettere a suo figlio le tradizioni Lega. Quando  è visibile che la donna è rimasta incinta, è una festa per tutto il villaggio . Tutti ne parlano. E ci si congratula a vicenda e, in tutto il villaggio, c’è aria di festa, come se tutti fossero interessati. Viene preparato un cibo speciale, una specie di polentina di miglio e tutti gli anziani dell’una e dell’altra famiglia si riuniscono per festeggiare l’avvenimento. Vecchi e vecchie prendono per mano i due sposini e procedono in una danza frenetica, dando colpi con le mani sulle cosce dei due, oppure coscia contro coscia: il matrimonio è riuscito e sta per dare il suo frutto. La donna incinta deve essere sottoposta a particolari cure con medicine a base di erbe per proteggerla contro tutti i sortilegi, perché venga protetto il bambino e non vada soggetta a malattie che potrebbero farla abortire. Si fanno bollire erbe medicamentose e con il decotto si praticano clisteri alla donna. Altre medicine devono essere bevute, mentre con altre si cosparge il ventre della donna. In virtù delle cure ricevute, la donna è libera di andare ovunque, di passare per gli incroci, dove vengono normalmente nascoste particolari pozioni in grado di nuocere alle donne incinte. Dopo aver preso tutte quelle medicine del caso, tale donna incinta può di nuovo recarsi nei campi, anche dove è appena stata fatta la semina e non le è più proibito nulla. Se prima di prendere tutti quei medicamenti, la donna si fosse recata nei campi di recente semina, avrebbe procurato la morte di tutti i semi, appena germogliati, perché, avendo infranto le regole, aveva infranto una legge della natura. Così pure, prima di aver preso le medicine, alla puerpera è proibito di andare a trovare un ammalato; qualora lo facesse, potrebbe causarne la morte. Se il marito è poligamo, quando una moglie resta incinta, può usare delle altre moglie. Se invece ne ha una sola, si arrangia da solo…Non potrà mai andare con altre donne, pena il grande castigo della morte di sua moglie al momento del parto ,mpimbù. E ciò comportava per lui il rischio di non avere figli. Qualora non ubbidisca a tali leggi e frequenti altre donne, oltre a subire il danno della perdita della moglie al momento del parto, se nascesse un bambino, questi non potrà mai camminare o sarà destinato a morire. Oppure ci sarà un aborto e il ventre della donna si gonfierà a dismisura. In tali circostanze gli anziani chiamano a consiglio quell’uomo snaturato, e lo deridono in consiglio, gettando su di lui tutto il discredito possibile.