Eboli: Nuovo Psi, la farsa continua, al peggio non c’è mai fine

 Vi sono momenti in cui sarebbe più opportuno rimanere in silenzio piuttosto che comunicare stupidaggini insensate, unicamente per il gusto di lanciare frasi ad effetto. Spesso l’amministrazione Melchionda si lascia andare a questo atteggiamento, per l’insofferenza che prova verso le opposizioni ed i controlli, e anche negli ultimi giorni i capigruppo del PD Rotondo, dell’UDC Atrigna e Marra dell’API si sono lasciati  andare a questo inutile gioco. Per l’ennesima volta i sodali di Melchionda hanno denunciato un ipotetico e presunto clima di odio che starebbero creando il  Nuovo  PSI ed i Riformisti  del PD, arrivando addirittura ad ipotizzare che questa impostazione si ritorca contro dette forze politiche: tutto ciò solo perchè i consiglieri di opposizione cercano e, legittimamente, pretendono elementi di chiarezza circa i fatti: che il Centro Commerciale“Le Bolle” sia  oggetto di numerosi giudizi(civili, amministrativi, penale); che la Multiservizi spa chiude l’esercizio economico con passivi incomprensibili, con pregiudizio e danno dei cittadini; che il centro cittadino sia sconquassato dal cantiere Malangone spa di via Adinolfi, appena sotto Piazza della Repubblica; che le sentenze dell’area PIP mettono in ginocchio l’intera economia del Comune; che gli artigiani del Quartiere Pescara sono oggetto di richieste che li potrebbero portare alla chiusura dell’attività. La misura è ormai colma , le dichiarazione inutili ed illogiche non possono più essere tollerate dalla Città, che invece pretende  che Rotondo, Marra, Atrigna  e gli altri esercitino la loro  funzione senza essere solo voti strumentali e finalizzati alla realizzazione dei non –progetti del Sindaco venuto da Serre. Quanto ad Atrigna, poi, vogliamo tranquillizzarlo in quanto l’elettorato che ha voluto i consiglieri comunali del gruppo Nuovo PSI concorda sia con gli atti di controllo e vigilanza prodotti sia con i toni utilizzati dai suoi rappresentanti, mentre non sappiamo se l’elettorato dell’Udc e Noi Sud si sia ripreso dalla truffa politica subita da parte dei suoi eletti,  votati per fare opposizione al buon Melchionda ed ora diventati sua stampella. Ieri sera, infine, abbiamo assistito ad un’altra ignobile farsa e presa in giro nei confronti dei lavoratori della ditta subappaltatrice della Malangone spa, i quali denunciavano pubblicamente assegni scoperti per circa 80 mila euro con 10 famiglie senza stipendi da mesi. Il gruppo di disoccupati, in attesa di risposte che non arrivano, l’unica cosa che ha ottenuto è il “consiglio monotematico del 7 novembre sul Lavoro” sottoscritto in primis dal gruppo consiliare del Nuovo PSI. Riguardo la questione che investe gli artigiani del Quartiere Pescara, invece, in attesa di una risposta del Sindaco sull’esproprio di fatto che tali attività stanno subendo ad opera della “Eboli Patrimonio”, che sta rischiando di mandare in mezzo alla strada ben 18 attività artigianali, il sindaco stesso in testa, i consiglieri di maggioranza (tranne qualcuno per fare mera presenza alla chiamata), ed i suoi tre sodali Marra, Rotondo ed Atrigna, in qualità di capigruppo, ieri sera hanno pensato bene di non presentarsi in consiglio comunale, avanti ad una platea di cittadini esasperati ed abbandonati. Ebbene se questi sono i fatti e gli atteggiamenti, non ci stancheremo mai di dirlo in ogni occasione: prima la giunta Melchionda se ne torna a casa e prima riusciremo a risollevare Eboli dalle macerie da loro create.

          Coordinamento cittadino Nuovo PSI

          Gruppo consiliare Nuovo Psi

Massimo Cariello, Ennio Ginetti, Fido Santo Venerando.