Vallo di Diano: Codacons, prime notizie su Chernobyl, terreni interessati da sversamenti rifiuti speciali
Abbiamo finalmente identificato i terreni del Vallo di Diano nei quali sono stati sversati rifiuti speciali. Nel decreto del GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) che dispone, su richiesta del Sostituto Procuratore Donato Ceglie, il rinvio a giudizio dei 38 indagati nell’inchiesta Chernobyl, si legge:… i rifiuti liquidi provenienti da gran parte delle navi attraccate o comunque ormeggiate presso il porto di Napoli in virtù di contratto intervenuto tra l’Autorità Portuale di Napoli ed il citato Legale Rappresentate della Società Gruppo Riunito Sbarco “Ceneri”, servendosi stabilmente tutti degli impianti Naturambiente S.r.l., SO.RI.ECO. S.r.l. e FRA.MA. S.r.l, all’interno dei quali i rifiuti speciali venivano trasportati e immediatamente ne fuoriuscivano in assenza di lavorazione o depotenziamento della carica inquinante per essere successivamente abbandonati su terreni agricoli e fondi o terreni siti nei comuni di: località Tempa Cardone del comune di San Pietro al Tanagro (SA) dell’ estensione di circa 12.000 m/2 (coordinate GPS Alt.456 – N 40’27’350″ – EO 15’31’056″) località Buco Vecchio del comune di Teggiano (SA) dell’ estensione di circa 10.000 m/2 (coordinate GPS Alt.459 – N 40’25’062″ – EO 15’30’783″) località Sanizzi del comune di S. Arsenio (SA) dell’ estensione di circa 10.000 e 5.000 m/2 (si tratta di due aree agricole separate da una strada sterrata; (coordinate GPS Alt.452 – N 40°26’602″ – EO 15’31’843″), località Via Larga del comune di San Rufo (SA) dell’ estensione di circa 4.000 m/2 (coordinate GPS Alt.450 – N 40025’906″ – EO 15032’130″. Il processo sarà celebrato a breve presso lo stesso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere: alla sbarra tutti coloro che hanno determinato “un disastro doloso ambientale cagionato dalle condotte criminose dei componenti della citata organizzazione criminale, i quali partecipando al sodalizio criminoso in modo continuativo e permanente ed apportando il proprio materiale contributo cagionavano dolosamente un disastro ambientale a causa dello spandimento ed illegittimo smaltimento dei rifiuti”. È interesse di tutti i cittadini del Vallo di Diano che si proceda, adesso che sono stati individuati esattamente i terreni, alla loro bonifica. Si invitano dunque i Sindaci dei paesi interessati, responsabili della salute dei cittadini sul loro territorio, a procedere rapidamente alla bonifica completa dei terreni dettagliatamente indicati sopra. Risulta infatti che, con comunicazione del 17-08-07, la Procura di Santa Maria Capua Vetere abbia già richiesto alle Amministrazioni competenti la bonifica dei terreni, “attesa l’estrema pericolosità derivante dalle attività criminali accertate in tema, in particolare, di smaltimento illecito di rifiuti”. Restiamo fiduciosi in attesa dei primi segnali, anche se a distanza di ben quattro anni dal primo invito ufficiale, giunto dalla lontana, ma provvidenzialmente presente, Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Roberto De Luca
responsabile della sede