Nola: ciclo rifiuti: appello mons. Depalma, all’unità tra istituzioni territoriali
«Da ormai tre mesi vige nell’agro nolano una situazione di stallo e di frattura istituzionale. I 22 comuni dell’area, infatti, non hanno ancora raggiunto un unanime accordo circa la gestione del ciclo dei rifiuti. Il vescovo di Nola, come risaputo, non può e non deve indicare soluzioni politiche, ma ha il dovere di richiamare alcuni principi per perseguire il bene comune senza cedere a interessi particolaristici».Con queste parole inizia l’appello del vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, perché si riapra un dialogo costruttivo fra le istituzioni territoriali e fra queste e i cittadini per raggiungere in unità e concordia un accordo circa la gestione del ciclo dei rifiuti.«In primis, avverto l’urgenza di richiamare al valore supremo dell’unità tra le istituzioni comunali e, di conseguenza, tra le comunità cittadine. Solo unito il nostro territorio potrà difendere se stesso da nuovi scempi e nuovi pericoli per la salute. Solo attraverso la difficile arte della mediazione il nostro territorio saprà tutelare l’interesse collettivo, chiedendo a ciascuno sacrifici proporzionali e giusti, e al contempo garantendo benefici duraturi per gli abitanti di oggi e di domani. In seconda battuta, ritengo auspicabile un maggiore coinvolgimento dei cittadini in scelte cruciali che hanno a che vedere con la loro stessa vita. Diversi comuni già dispongono, da statuto, di strumenti di democrazia partecipativa che chiamano le comunità ad un di più di informazione e responsabilità. E nella prassi democratica ordinaria sono ampiamente sperimentati meccanismi di consultazione che consentono agli amministratori di decidere ascoltando sino in fondo la propria gente. Chiedo dunque ai 22 sindaci dell’agro nolano di riattivare quanto prima il filo del dialogo, e nel contempo di predisporre la più ampia consultazione delle proprie cittadinanze. In modo che il nostro territorio dia esemplare prova di unità, concordia e amore per il bene comune».