L’erede di Silvio? E’ Renzi
Matteo Renzi, 36 anni, sindaco di Firenze dal 2009, è il personaggio del giorno. Alla Leopolda ( che non è un vecchio film con Edwige Fenech, ma una storica stazione ferroviaria del capoluogo toscano) l’enfant prodige del Pd ha organizzato una manifestazione pubblica il cui nome è tutto un programma : “Big bang”. L’idea di Renzi è quella di rottamare i vecchi soloni della sinistra, e non solo quelli, per dare inizio ad una nuova stagione politica, fuori dalle ideolgie e dagli schemi del novecento. E’ sempre stato complicato spiegare agli osservatori degli altri Paesi quello strano fenomeno che, in Italia e solo da noi, vede la sinistra riformista collocarsi a destra. E non è un caso se da un recente sondaggio sia emerso che ad avere fiducia nel sindaco pischello ci sia un 48% di elettori di centro destra a dispetto di un 46% di centro sinistra. Renzi, però, vuole andare oltre e superare anche quella bizzarra alchimia creatasi nel dopo tangentopoli. Alla Leopolda si è parlato di : innalzamento dell’età pensionabile, di abbattimento dei costi della politica, di privatizzazioni e di liberalizzazioni dei servizi municipali – gli stessi che il Pd ha recentemente stroncato col referendum voluto da Di Pietro – e di maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. Il sindaco ragazzino si muove sul palco come uno show man del sabato sera : è brillante, spiritoso, a volte simpaticamente goffo ed autoironico. Con lui interagiscono persone comuni alle quali viene chiesto di dire cosa farebbero se si trovassero al posto del presidente del consiglio. A fare da contorno alla manifestazione ci sono i nuovi mezzi di comunicazione : pc, i-pod, tablet e i social network ( la politica del futuro si muove sul web, l’avvertimento valga per tutti). L’eco della convention intanto raggiunge ogni angolo del Paese e tutti i media nazionali. Renzi, che è padrone della scena, viene coinvolto in un simpatico siparietto col suo futuro avversario : Berlusconi? Manco per sogno, il suo vero rivale è Bersani. Il ragazzino respinge con il giusto piglio gli attacchi del leader rottamato e chiosa la kermesse con una citazione lapidaria : “la nuova storia del Pd non possono scriverla i reduci, ma i pionieri!” Il gemello di Crozza incassa un altro colpo dopo la resurrezione a Bruxelles del Cavaliere, e lascia il palco di Napoli – da dove ha invocato per la settantaduesima volta il passo indietro del premier – scuro in volto : “Non siamo mica qui a pettinare le bambole!”
@Angelo:
a me, elettore del centrosinistra, Renzi non piace affatto. Non per i contenuti, condivisibili e tutt’altro che nuovi, ma proprio per l’atteggiamento arrogante che ha.
Chiamparino, benché più anziano, è mille volte preferibile a Renzi come segretario di un partito come il PD.
Il passo indietro non lo chiede solo Bersani: credo che non ci sia ambito, a destra, a sinistra, nell’industria o nei sindacati, in cui non ci sia almeno una persona che chiede questo famoso passo indietro.
Niente: lui vuole restare lì e partorire topolini come quello della scorsa notte.
Evviva la Bolognina!
Abbasso la Leopolda!
solo in Italia una verità è stata tanto raggirata. è ovvio che le capacità e l’inteligenza non hanno genere e età. eppure abbiamo un parlamento dove la presenza di uomini in età avanzata è tale da creare una situazione che non rispecchia la realtà del paese.
perciò ben venga renzi e tutto il suo reame, ben vengano le quote di salvaguardia per le donne e per i giovani. non è più accetabile queste stato di cose. una bella pulizia e rinfrescata è necessaria e igienica; sarà come spalancare le finestre il mattino per fare entrare aria fresca!
ecco renzi potrebbe rappresentare questo e rompere equilibri oramai incancreniti dovuti a strascichi ideologici e di posizione. bisogna mischiare le carte per dare a tutti i giocatori la possibilità di vincere.
forse sbaglia renzi a scimiottare il nostro vecchio “trombaminorenni” – che proprio oggi si è recato a cannes con il cappello in mano e il sorriso finto ed esagerato., putroppo, ultimamente, prende pernacchie ed è deriso sia in Italia che all’estero però prima lui e poi tu caro cennamo ci avete assicurato che andrà avanti. ma avanti dove? io dico fermatevi che c’è un burrone, qualcuno getti la spugna!- perchè ha risorse personali e carte da potersi giocare migiori che lo rendono più credibile. io non so se sarà veramente renzi ad abbattere il muro che divide le persone per bene schierate a-priori.
ecco sperando che questa agonia finisca stasera io poi voglio vedere quello che ci propone il nostro “bambino” e se mi convince lo sosterrò, magari approderemo sulla stessa sponda insieme caro angelo cennamo e allori si che il mondo sarà capovolto. altro che acqua e limone!
sondaggi per sondaggi ormai il tuo b. – molti analisti politici considerano addirittura un fattore b. come negativo- non lo vuole più nessuno e pare che se si votasse sarebbero oltre 10 i punti di differenza tra i due schieramenti. perdinci è diventato così reietto che pur di levarselo di torno gli italiani farebbero vincerebbe anche una capra se venisse proposta come unica alternativa. solo che tu ancora non tene sei accorto oppure per di non accettare questa situazione fai finta di niente.
Renzi alla Leopolda ha detto una cosa interessante : candidiamo le idee, prima delle persone. Bene. Ma se candidassimo le sue idee, credo che la maggioranza degli elettori del Pd non lo voterebbe mai. E’ proprio questo il punto dolens del sindaco “ragazzino” : finchè resterà in quel partito non potrà portare avanti il suo Big Bang. Ovviamente non potrà neppure passare al Pdl. Vedremo.
@Angelo:
Angelo, credo che tu sia fuori strada: Renzi non è assolutamente nulla di nuovo in quanto alle IDEE. Moltissime di quelle idee sono circolate sempre di più nel centrosinistra, e fin dagli anni Ottanta. Non solo: contrariamente a quanto credi, sono condivise da gran parte dell’elettoriato del PD, che è meno a sinistra di quanto credi. Renzi fa notizia perché è arrogante, prepotente e fa “il rottamatore” (che è qualcosa che Grillo fa da molto prima di lui, e probabilmente anche meglio): l’ho visto parlare da Fabio Fazio e non gli darei MAI in mano la mia automobile, figuriamoci un partito come il PD. Ripeto: non appare per nulla serio, è incredibilmente qualunquista e confusionario, e gli preferisco la calma di un Chiamparino che pensa le stesse cose, ma non pare un esagitato.
@Angelo:
Renzi: http://www.youtube.com/watch?v=nQ0EdBg9Y88
Chiamparino: http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50238537 (noterai una enorme differenza tra la direttrice del Manifesto e Chiamparino)
Non mi par che le idee di Renzi siano condivise nel Pd, anzi. La sinistra della foto di Vasto giudica le proposte di Renzi ( e quelle della Bce)”Macelleria sociale”.
@Angelo:
aggiungo che Renzi arriva come il cacio sui maccheroni dopo che prima di lui ci sono state le famose prese di posizione della Serracchiani ( http://www.youtube.com/watch?v=f3tqFf9IfgM ) e, prima ancora, di Nanni Moretti ( http://www.youtube.com/watch?v=LZ-J3eaHEO0 ). Insomma, l’elettorato potenziale del PD non è proprio contentissimo dei dinosauri che si trovano oggi nel PD ed il fermento c’è fermento da anni: certo, se il fermento genera poi Renzi, è fermento sprecato (secondo me)…
Finché ci sarà gente che vota tifando per la personalità del leader e non per la concretezza delle idee, per me non si va da nessuna parte: attualmente a me Renzi pare fuffa. Se poi mi dimostra di saperci fare, beh, meglio.
@Angelo:
il tuo commento delle 11.17 è comparso dopo quello mio delle 14.03, dunque adesso sto rispondendo al tuo commento.
Io volevo dire che tra le numerose proposte di Renzi ci sono proposte che di Renzi non sono: ci sono tantissime cose che sono state proposte e riproposte, ripeto, fin dagli anni ’80. Possiamo dire che forse non hanno avuto il risalto che stanno avendo con Renzi, che si trova casualmente nel posto giusto al momento giusto. Ma non è che Renzi sia il Messia: è uno che sta avendo i riflettori puntati e non sa ancora bene cosa farsene.
Che poi si possano commentare alcune proposte negativamente e ci si possa sentire distanti, beh, caro Angelo, ma essere distanti in democrazia non è una cosa cattiva ed alimenta il dibattito. Anzi, per la verità, meglio che si è distanti nell’opposizione che nella maggioranza: la distanza tra Berlusconi e Fini ci ha condotto dove siamo e a volte quella tra Berlusconi e Bossi è qualcosa che va immediatamente sanato, pena la possibile caduta del governo. Per non parlare di questi parlamentari che improvvisamente, attratti da chissà cosa, decidono di scendere dal carro del governo, un po’ alla volta, indebolendolo ulteriormente.
Io vedo un PD sempre più lontano dai vendoliani. Ora, come dice Nanni Moretti nel video del 2002 che ti ho postato, “io non ce la faccio a parlare con quelli di Rifondazione”: penso la stessa cosa, e non da adesso, anche da prima del 2002. Solo che il ruolo della politica è anche quello di stemperare tensioni e cercare convergenze: insomma, non credo che Vendola comanderà mai alcunché, ma intanto raggiunge degli elettori e finché gli elettori voteranno Vendola (o Bossi) dovrai avere a che fare con loro. Non è ipotizzabile al momento un governo PD-FLI-PDL, se non come governo di salvezza nazionale.
Io non mi preoccupo del fatto che il centrosinistra potrebbe o non potrebbe applicare alla lettera alcune delle idee liberali standard presentate dalla BCE (una banca): io sono meravigliato del fatto che un governo sedicente liberale non riesca a farlo e perda tantissimo tempo.
A me sembra che, chiunque sia al governo, il momento sia quello delle scelte impopolari: bere o affogare.