Cava de’ Tirreni: Galdi e Aliberti su “paventata” messa in liquidazione del CFI
“Le notizie giornalistiche di questi giorni relative al Consorzio farmaceutico, pur preoccupandoci perché evidenziano una difficoltà finanziaria determinata dalla mala gestione del passato, non devono indurre l’opinione pubblica ed i fornitori a ritenere che il Consorzio sia sul punto di essere posto in liquidazione. La sostituzione del vecchio CdA e la nomina di Salvatore Memoli quale presidente andava nella direzione opposta, cioè del risanamento e del rilancio dell’azienda. Non solo al Consorzio lavorano professionisti di grande valore, che rappresentano un patrimonio umano che assolutamente non va disperso, ma anche la capacità di reddito delle farmacie consorziate è tale che una corretta gestione sarà certamente in grado di porre rimedio agli errori del passato. In ogni caso, abbiamo la responsabilità di appurare con esattezza gli ammanchi denunciati: allo scopo si individuerà attraverso procedura ad evidenza pubblica un professionista di alto livello, indipendente e di garanzia, che verifichi lo stato di salute del Consorzio”.