Ciao democrazia!

Angelo Cennamo

Le innovazioni che Silvio Berlusconi ha introdotto nel sistema istituzionale del Paese, nel corso della sua lunga esperienza politica, non sono state tantissime. Ma ce n’è una di cui il Cavaliere potrà certamente vantarsi, una volta uscito di scena :  quella di aver attribuito agli elettori il potere e la libertà di scegliersi i propri governanti, senza filtri, mediazioni o inciuci di palazzo. E’ la vera democrazia rappresentativa, da non confondere con quella parlamentare che di democratico ha poco o nulla. Essa si estrinseca attraverso l’indicazione sulla scheda elettorale del nome del candidato premier, piuttosto che con il semplice depennamento del potenziale deputato o senatore, come avveniva nella prima Repubblica, quando cioè i governi nascevano nelle stanze delle segreterie dei partiti. Nella logica del bipolarismo questo meccanismo ha consentito al Paese di essere governato talune volte dal centro destra e in altre dal centro sinistra. Nel 2008 oltre 12 milioni di italiani hanno votato per il Pdl e la Lega e scelto Berlusconi come presidente del consiglio, preferendolo a Walter Veltroni e a Pierferdinando Casini. Avranno fatto bene o male, o se oggi, a distanza di tre anni di legislatura, si saranno pentiti o meno, non tocca a noi stabilirlo. Perchè saranno gli stessi elettori a deciderlo, a condizione, però, che venga loro concesso il medesimo diritto di scelta, non appena si sarà dimesso il capo del governo. E’ la perpetuazione della più elementare regola del ricambio democratico, ovvero di quella norma che consente al popolo sovrano di ravvedersi o meno della scelta precedente e di votare diversamente la volta successiva. Oggi , però, questa regola di buon senso sarà disattesa. Quel diritto, agli italiani, verrà negato e ciò perchè qualcuno deciderà al posto loro. A decidere sarà il capo dello Stato, ma non senza aver interpellato ed essersi consultato ( lo apprendiamo dai giornali) con il presidente della Bce e quello del Fondo monetario internazionale. Il prescelto è Mario Monti, un noto economista proveniente dalla Bocconi, già nominato da Napolitano senatore a vita, per sottrarlo forse alla nomenclatura degradante di premier tecnico. Paghiamo profumatamente 1.000 parlamentari e ci faremo governare da una figura estranea al parlamento : un bel segnale per la politica, non c’è dubbio! Cosa farà Monti è già scritto : dovrà tradurre in atti legislativi la lettera della Bce del 5 agosto scorso, così come rielaborata dall’attuale maggioranza con il maxi emendamento votato in queste ore.  Con quali ministri e con quale nuova maggioranza è ancora un mistero. Ma i nomi che circolano in via ufficiosa sono quanto di più giurassico possa aver immaginato Spielberg per il suo celebre film sui dinosauri. C’è da chiedersi, soprattutto, come e chi potrà mai avallare un governo trasversale dopo aver litigato e battibeccato su qualunque tema della politica fino a due giorni fa. Insomma, non vorremmo essere nei panni del prof. Monti e neppure in quelli di Bersani e di Vendola quando si metterà all’ordine del giorno, ad esempio, la flexsecurity con l’abolizione dell’art. 18. Ne vedremo di tutti i colori e le incognite saranno tante. Ma se l’esperienza del papa straniero dovesse naufragare per le evidenti ragioni ideologiche e culturali che hanno sempre diviso la destra dalla sinistra, ci piace pensare che dal Big bang che ne deriverà possa nascere una nuova classe dirigente capace di unire quanto di buono siano in grado di produrre gli attuali schieramenti in termini di liberalismo. Ovvero una forza politica autenticamente riformista non più divisa da quel bipolarismo feroce costruito intorno alla figura di Berlusconi. Come dire : Renzi e Alfano seduti dalla stessa parte.

15 pensieri su “Ciao democrazia!

  1. Egregio Cennamo,
    il tempo renderà ancor più chiaro cosa sia stata l’esperienza politica e, prim’ancora, culturale di Mr. B. Io nel frattempo conservo con un bel salva col nome, tutti i suoi articoli, così, magari a breve, faremo un bel collage!
    Veda, lei, per “virus trasmesso”, attribuisce a chi dialoga con lei patenti di profetismo o antiberlusconismo, Le ribadisco un concetto: non sono un ultras e rifuggo dalle partigianerie (certo nella nostra provincia ed in regione campania ho ben chiaro che il viaggo da bassolino e villani a caldoro, cosentino, cesaro e cirielli, non ha migliorato la mia idea di associazione a delinquere camuffata…), nel 2008 ho votato mr B. ed ancora ho conservato volantini, programmmi e messaggi. Poi mi sono trovato Brunetta, Brancher, Scaiola, Anemone, Finmeccanica, Bertolaso, Romano e Romani, Papa, Milanese. Poi ho visto nei primi due anni attenzione politica quasi esclusivamente sul versante della giustizia. E poi ho visto intatte: Regioni, Province, COmunità Montane, partecipazioni statali, ministeri (Lei ha voglia di fare filosofia da periferia: E’ tutto ancora lì, E’ tutto ancora lì, pieno di gente del PDL!). E poi ho visto la mia carne (lo stato) diventare sempre più grassa (corti, cricche, party) in una generale commistione allietata da indottrinamento di intensità comeinista.
    Poi ho visto un partito (?) cadere sempre più nella logica della partitocrazia anni ’80.
    E poi ho visto persone come Lei che, ad esempio solo negli ultimi trenta giorni, parlano incessantemente come vedove consunte e piangenti su un feretro, di Bersani, Vendola e Di Pietro, non vedendo giornalisticamente l’imminente deflagrazione del PDL, già letalmente amputato da Fini, non vedendo mai la medriocrità di una maggioranza appesa a responsabili e varie diramazioni, non vedendo una coalizione sempre più minoranza nel paese, non vedendo, soprattutto, il crescente disprezzo di tanta gente comune verso mr B. (gente che lo aveva votato!, non comunisti che non esistono, se non sulle navi da crociera dove cantare la storiella!), non vedendo il progressivo scollarsi di sentimenti come il senso di appartenenza comune e la solidarietà.
    E lei, invece, che fa: Vendola, Bersani, Di Pietro.
    Allora, con estrema chiarezza e pari dispiacere: ciò che Lei rappresenta non è democrazia, è (alla crozza) la nave e l’iceberg allo stesso tempo. E lei che continua a suonare, inconsapevole che farà affondare Lei ed anche Me.
    Questa democrazioni da marchette sudamericane, mio caro, se la tenga Lei!
    Saluti

  2. il futuro prossimo dimissionario governo, perchè al momento di questo si tratta, è imploso da solo. è stato capace di disperdere la sua maggioranza, una dote mai vista prima di senatori e deputati, perchè pur avendo un personcina come leader si sono accorti che non avevano un programma. si sono comportati come una tifoseria, supporter, fan di rockstar accecati, ma in concreto non sono riusciti a tradurre in atti un programma. non lo hanno fatto perchè il programma non c’era. e quindi giù legnate senza ragione al pubblico impiego, insegnanti, operai.i quali hanno portato a casa umiliazioni e si sono visti contrapposti al resato della società, additati come parte marcia.
    quindi la mancanza di un programma, di chiarezza tra politici, il vivere alla giornata divisi su tutto ma incollati alla difesa, a priori, di un premier alla fine indifendibile, ha portato all’implosione inaspettata e fessa di un maggioranza sminuita dal suo agire quotidiano. maggioranza non dimenticare che si è alimentata del trasformismo per campicchiare nell’ultimo anno.
    ora che gli stranieri ci hanno liberato tu giustamente chiedi facciamo le elezioni, però caro angelo lo fai in maniera maldestra come se quasi questo diritto oggi sia messo in pericolo.
    non ti ripeto la storia della capra però ti ricordo il tuo vantato senso di realtà e pertanto se monti significa evitare darsi delle botte sugli zebedei ti dico evitiamoci questa auto tortura.
    e poi se siamo sotto tutela secondo te a chi dobbiamo questo onore?
    a me lo sport elezioni si o elezioni no non piace, lo trovo deviante anche se mi rendo conto rappresenta l’unica fonte di ossigeno per per una destra agonizzante che vaga nel vuoto senza metaa.

  3. @Angelo:

    Angelo, io sarei della tua idea SE e SOLO SE le elezioni potessero essere fatte entro una settimana: in quel caso, l’Italia non andrebbe a fondo ed avrebbe subito un governo politico. Ma andare al voto seguendo gli attuali iter è un suicidio, perché si perde troppo tempo e perdere questo tempo è un LUSSO che non ci possiamo permettere, al di là di quella che può essere la qualità del prossimo governo.

    Qui, ancora una volta, la storia la sta facendo la Lega: siamo ancora oggi ostaggi della Lega (come il primo centrosinistra lo dei capricci di Rifondazione), un partito di incoscienti che mangia a Roma ladrona da 17 anni e non ha realizzato quasi niente per la propria gente (che non è nemmeno tutto il Nord, ma una minoranza di nordisti incalliti). Questa stessa Lega è quella che nulla vuole sapere della famosa riforma (liberista, o no?) delle pensioni, e scalpita molto di più del centrosinistra. Ora: dopo che Berlusconi e mezzo PDL sono d’accordo con Monti e l’altra metà con la Lega, si cercherà di dire (molto miseramente, invero) che è il governo del capo dello stato, mentre da tutto il mondo ci stanno implorando di muoverci e stanno facendo capire che Monti è la scelta giusta.

    Io non capisco una cosa: a me sembra che a te, se si escludono le elezioni, piacerebbe un nuovo governo di centrodestra, che rispetti la volontà popolare di tre anni fa (che probabilmente è anche totalmente diversa da quella di tre anni fa…). Ma ti è chiaro o meno che questo è esattamente quello che i mercati NON vogliono? Berlusconi e la Lega rappresentano un fallimento e i mercati tutte le volte che li sentono nominare fanno precipitare le nostre quotazioni: per il mondo, Berlusconi, il PDL e la Lega NON sono credibili, non rappresentano la stabilità, sono quanto di più lontano la BCE voglia al comando solitario dell’Italia.

    L’Unione Europea auspica un governo di unità nazionale capitanato da Monti: il centrosinistra, anche contro i propri interessi, sta rispondendo con grande responsabilità, mentre il centrodestra sta, per l’ennesima volta, perdendo tempo prezioso e proponendo cose improponibili (Dini, Alfano, il voto…), manifestando ancora una volta (e in una situazione drammatica) scarsissimo interesse per i problemi del Paese.

  4. Resto dell’idea che in una vera democrazia sono i cittadini a scegliersi i governi. Cari Smarigli e Billy, mi è capitato di leggere su questo giornale le vostre critiche all’attuale legge elettorale che nega agli elettori il diritto di scegliersi i propri rappresentanti in parlamento. E ora che avremo addirittura il capo del governo imposto dall’alto non avete nulla da eccepire? Non vi indigna questo porcellum alla massima potenza?

    Condivido l’analisi spietata di Smarigli sul berlusconismo. Poi magari approfondiremo l’argomento dal punto di vista storico a bocce ferme. Ma sa qual è il paradosso, caro Roberto? E’ che l’unico governo capace di applicare la famosa lettera è proprio quello che sta andando via. Monti sarà il nuovo premie? Benissimo. Ma voi credete che basti avere una investitura per realizzare quel piano? La macelleria sociale non fa più paura alla triplice di Vasto? Diamo tempo al tempo.

  5. Egregio Angelo,
    il governo che è in fase di nascita è chiaramente “surrogatorio”: alcuni (banche, oligopoli, grandi sistemi) che, teoricamente, decidono al posto del popolo. In pratica però, decidono solo al posto di una classe politica che, a chiamarla indecente è poco (ha letto dell’on. LA BOCETTA, di PONZELLINI e della famiglia calabrese dei Corallo?). Ed il problema è tutto quì: già in passato mi è capitato di dire che gli italiani, una volta “trovato un incastro politico, sociale, economico e, prima ancora culturale”, non se ne liberano più (fascimo, prima repubblica consociativa, berlusconismo consociativo…). Per non parlare dei media e degli opinion maker: stesi, supini, cantori del potere, “anelanti alla mollica”. Lei crede davvero che senza “strane manovre di elite” gli italiani che chiaramente bollivano in pentola malessere e stanchezza sarebbero riusciti a “liberarsi” da una stagione politica?
    Io vado oltre e dico che proprio l’assenza di un programma liberale nel 94, lasciando una società incrostata così com’era negli anni 90 (…), ha rappresentato “la diga” che ha consentito a questa pseudo classe dirigente di sopravvivere. Il che, al contrario, vuol dire che se la classe politica fosse stata dimezzata, se la rai fosse stata privatizzata, le professioni ed i monopoli liberalizzati, le partecipazioni statali ridotte, di Mr B e Dalema non avremmo più traccia da almeno dieci anni.
    Nel 94, già non eravamo la Svezia, ma ora, dopo venti anni di RAI-MEDIASET e PDL e PDL-L, siamo parenti stretti delle “repubbliche dittatoriali sudamericani”, per indipendenza dell’opinione pubblica, disparità sociale, libertà economica e di pensiero.
    Ed allora, forse, ancorch’è in parziale sospensione democratica, nei prossimi mesi gli italiani potranno avere beneficio se si potrà provare a rinnovare la mobilia (la classe dirigente), senza demolire irreparabilmente la casa (le istituzioni e quindi lo stato) o ciò che di esse rimane. Meglio MONTI che gli INDIGNADOS e GRLILLO!
    Saluti.

  6. @Angelo:

    io sto sentendo in questo momento Bobo Maroni su SKY che dice che:

    1. ha paura che Monti faccia “macelleria sociale”;
    2. ha paura che società straniere diventino proprietarie dell’acqua italiana nonostante l’esito del referendum;

    Non credo alle mie orecchie: come facevano questi e il PDL a stare uniti?!

  7. Mentre scrivo questo post, lo spread è risalito a 500 e Milano è -2%. L’effetto Monti è già finito? Abbiamo sospeso la democrazia e dimissionato un governo mai sfiduciato per nulla? Non è SB il male assoluto, ma l’euro. Senza una banca che garantisce in ultima istanza, questa moneta è destinta ad affossarci tutti.

  8. @Angelo:

    eh, però non mi hai detto perché molti parlamentari del PDL intervistati (ma anche tu stesso) dicono che con il centrosinistra le riforme liberali non si possono fare e poi la Lega fa interventi (continui) come quello di Maroni e parla di “macelleria sociale” e freno alle liberalizzazioni. Ma non è che Silvio ha fatto la cosa migliore per le sue aziende e per la sua politica e se n’è fuggito in un governo Monti? No, perché quello che dice la Lega in queste ore è molto simile a quello che dice Vendola (che però in Parlamento non è rappresentato).

    Per Monti si deve attendere per lo meno il governo, prima che si veda qualunque tipo di effetto sui mercati: al momento forse i mercati ballano perché (soprattutto da centrodestra) c’è gente che appoggia Monti mettendo condizioni varie o non lo appoggia proprio, vanificando quello che dovrebbe essere uno sforzo POLITICO collettivo.

  9. L’euro, in una condizione di democrazia sospesa, può portare al governo persone serie; la politica, negli ultimi quindici anni ha portato al governo nani e ballerine. L’euro, lo spread ed i tecnocrati hanno riempito un vuoto, neint’altro. Mr.B poteva trasformare questo paese in un’area liberale, l’ha invece reso un “paese islamico dell’amore” del quale non si fida più nessuno. Egregio Cennamo,è vero che Mr.B ed il suo governo non sono stati sfiduciati palesemente; è al pari vero che da un anno il parlamento è sospeso, che non ha più una maggioranza parlamentare perfetta e che per le strade, nei supremercati, nella vera democrazia è stato sfiduciato abbondantemente.
    Se lei, solo perchè non vi è stato un ufficiale voto di sfiducia (peraltro pronto), dice che “il governo non è stato sfiduciato per nulla” è professionalmente “disonesto e partigiano dal punto di vista intellettuale” e, strategicamente, sempre più a suonare sul ponte del titanic.
    Saluti.

  10. Ho riportato un fatto ineludibile : il governo dimissionario non è stato sfiduciato. Credo che non sia mai accaduto.
    Detto questo, riconosco che Berlusconi non ha manetenuto le promesse, ad eccezione di alcuni significativi interventi. Questo però non deve impedirci di sceglierci un altro governo liberamente come è avviene negli altri Paesi : Spagna, Grecia…..
    La democrazia è un valore sul quale non è possibile transigere. A nessuna condizione. Ci avevano detto che lo spread non ci consentiva di avere Berlusconi al governo. Falso! E i dati di oggi ce lo confermano. Il problema della crisi è a Bruxelles, non a Roma, e si chiama Bce. Fino a quando la Bce non garantisce in ultima istanza i debiti dei Paesi, non risolveremo la questione.

  11. @Angelo:

    se Berlusconi NON avesse voluto andarsene, non se ne sarebbero andato: sai meglio di me quanto l’uomo sia combattivo: si è responsabilmente messo da parte.

    Le valutazioni sullo spread non si possono fare adesso: magari oggi dopo le 11 le cose vanno meglio, magari no. Ci vorranno mesi prima di arrivare ad una qualche forma di vera stabilizzazione.

    Anche io sarei andato al voto (e probabilmente la mia parte politica avrebbe anche vinto facilmente), ma se le elezioni ci fossero state tra una settimana, non tra tre mesi: in questi tre mesi cosa avremmo potuto fare, oltre che (come sempre) dilaniarci in accuse reciproche?

  12. Quella dello spread è una grande fesseria : Monti o non Monti non cambia nulla. Il problema è a Bruxelles e si chiama Bce. Siamo stati imbrogliati : ci avevano detto che il problema era SB e non era così. Il problema è il direttorio franco-tedesco incapace di trasformare la Bce in una banca centrale come le altre. La Francia è inguaiata, altro che l’Italia! Le sue banche sono imbottite di titoli tossici. Qui da noi i soliti circuiti antiberlusconiani cio hanno inzuppato il biscotto e colto l’occasione che cercavano da tempo : mandarlo fuori dalle balle. Ci sono riusciti : auguri.

    Saluti – AC

  13. @Angelo:

    Angelo, se ne è andato da solo. Era il Presidente del Consiglio, è in grado di interendere e di volere (spero) ed ha fatto le sue valutazioni: quando ha visto che non aveva numeri a sufficienza, le sue aziende erano in pericolo causa crisi, la Lega non ne voleva sapere delle pensioni e della “macelleria sociale”, dalla Francia e della Germania facevano quello che facevano, se n’è andato. Ma non è che è venuto Sarkozy, gli ha intimato di andarsene e lui se n’è andato perché glielo ha detto Sarkozy! E comunque, la figura peggiore nel nuovo quadro di responsabilità nazionale che si è delineato non la fa certo Silvio Berlusconi, ma la Lega.

    Poi, sicuramente Francia e Germania hanno “titoli tossici”, ma quando Giuliano Ferrara dice questa cosa dovrebbe ricordare che noi non abbiamo né l’economia, né la potenza, né la credibilità, né il debito, né la crescita, né i problemi di stabilità che hanno Francia e Germania, che per come stanno qualche titolo tossico se lo possono permettere, mentre noi stiamo ancora a discutere sull’ICI, la patrimoniale, le pensioni…

  14. Ti sbagli. Se la Bce non diventerà un prestitrice di ultima istanza quella gloria e quella ricchezza, oggi già in ribasso, passeranno presto. L’Europa intera passerà presto.

I commenti sono chiusi.