Pontecagnano-Faiano: “Metodo Feuerstein opportunità per crescere”
Ottima ed interessata partecipazione e bilancio positivo, presso il Teatro San Paolo – Casa del Ragazzo, per il convegno dal titolo “Il metodo Feuerstein: un’opportunità per crescere”. Il progetto, che è stato approfondito ieri sera, vede la Direzione del I Circolo didattico come Scuola Capofila della Rete Formazione e la condivisione del metodo con l’Istituto Comprensivo A. Moscati e l’Istituto Comprensivo Sant’Antonio. Il percorso sin qui avviato è stato reso possibile grazie ai fondi strutturali europei – Pon 2007/2013, competenze per lo sviluppo (Fse). L’incontro è stato moderato dal professore Vincenzo Bianchini, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo A. Moscati di Pontecagnano Faiano. Nel suo saluto iniziale, il Sindaco Ernesto Sica ha rivolto un pensiero all’Assessore ai Servizi sociali, Pubblica istruzione e Pari opportunità Lucia Zoccoli, che non ha preso parte al convegno per la perdita del caro papà. Il Primo Cittadino ha, inoltre, ribadito la forte e proficua collaborazione tra l’Amministrazione e le scuole: “La sinergia tra le parti fa registrare risultati davvero positivi. Ci aspetta di sicuro un anno difficile considerati i tagli delle risorse ma da parte nostra c’è la consapevolezza che l’istruzione sia un aspetto di fondamentale importanza per il territorio e, dunque, come Comune assicuriamo ancora una volta il massimo impegno anche per far fronte ad ogni problematica”. Il Sindaco si è poi soffermato sull’esperienza dell’assistenza specialistica nei plessi cittadini con risultati davvero positivi, si è congratulato per il progetto tema della serata ed ha auspicato lo stesso successo per le tappe successive. Ad introdurre il convegno, è stata la professoressa Angelina Malangone, Dirigente scolastico I Circolo didattico di Pontecagnano Faiano, che ha salutato e ringraziato i presenti ed ha posto l’attenzione sul metodo Feuerstein con riferimento anche all’esperienza locale ed alle fasi avviate. Parole positive sono giunte anche da Angela Orabona, Staff Dirigente Generale Usr, Responsabile Polo Qualità di Napoli, Usr Campania, per la quale “il metodo in questione ci ha appassionato perché funziona ed ha permesso di vincere la sfida grazie alla nascita di una grande rete che ora va specializzata”. Un plauso, dunque, è giunto alle scuole per le risposte che hanno saputo garantire in questa direzione. A seguire, la professoressa M.A. Maucioni, Dirigente Scolastico “Iis Leonardo Da Vinci” di Maccarese Fiumicino (Rm), formatrice, valutatrice, applicatrice del Metodo Feuerstein, ha affrontato la tematica “Il metodo Feuerstein incontra la scuola”, mentre Michele Conte, Dirigente medico Asl Salerno Neuropsichiatria infantile si è soffermato sul tema “L’esperienza del metodo Feuerstein nella neuropsichiatria infantile”. Infine, sono state condivise le esperienze delle professoresse Rosalia Di Gregorio e Rossana Arcione, docenti Liceo scientifico “Alfano I” di Salerno (“Esperienze di applicazione del metodo Feuerstein nella Scuola Primaria e Secondaria di II”); della professoressa Erminia Salzano, membro associazione “Ombra e Luce” di Salerno (“Neurodiversità e Metodo Feuerstein”); della professoressa Paola Menza, Docente I Circolo di Pontecagnano Faiano (“Neurodiversità e Metodo Feuerstein”). Il progetto, rivolto all’apprendimento, interessa tutti i plessi scolastici di Pontecagnano Faiano. Tre sono i livelli complessivi previsti. Nel caso specifico, c’è stata una prima fase formativa che ha interessato 25 docenti rappresentativi delle scuole cittadine. Adesso, dunque, si parte con il secondo step che si caratterizza per la sperimentazione sugli alunni con l’applicazione del metodo anche attraverso apposito strumentario. E’ prevista una pubblicazione finale. I plessi scolastici di Pontecagnano Faiano risultano essere tra i pochi in Campania ad applicare il metodo Feuerstein, il cui approccio è sistematico e basato sulla teoria della modificabilità cognitiva. Prende il nome dallo psicologo Reuve Feuerstein che lo ha elaborato per sviluppare l’intelligenza di bambini con problemi di apprendimento o handicap. Il metodo, che si propone come obiettivo il potenziamento delle abilità cognitive dell’individuo, è applicato in ambiti diversificati: a persone con gravi ritardi mentali, a studenti, a lavoratori adulti, a dirigenti di azienda. Prevede l’introduzione della figura del mediatore dell’apprendimento e si basa sul fatto che il cervello non è statico, l’intelligenza è modificale, la realtà è soggettiva, l’apprendimento può avvenire solo se opportunamente motivato, la verbalizzazione plasma il pensiero.