Scafati: Pd, crisi amministrativa, snaturato mandato elettorale

L’acuirsi della crisi dell’amministrazione Aliberti sta raggiungendo livelli insostenibili per la vita democratica di questa città, alla vigilia di scadenze amministrative fondamentali. L’attuale maggioranza si regge sul consenso di cinque consiglieri eletti nelle file del centrosinistra, mentre il passaggio all’opposizione di sei consiglieri eletti nelle file del centrodestra, ha, di fatto, snaturato il dato politico del 2008 e quindi il mandato degli elettori. Prendo atto del coraggio per la presa di posizione da parte di coloro che hanno lasciato la maggioranza, rinunciando di fatto ai famosi “regali” di Aliberti, così come dichiarato da un assessore. Questi Consiglieri, si sono resi conto ed hanno denunciato finalmente lo sfacelo a cui il sindaco sta portando l’Amministrazione comunale e con essa Scafati. Il richiamo “all’etica ed  alla morale” in politica da parte di Aliberti, rispetto a quanto, come Partito, abbiamo osservato e denunciato in questi tre anni e mezzo di governo della città, rappresenta l’ennesima sfacciataggine, che né noi, né i cittadini scafatesi, sono disposti a tollerare. Chiedo al Sindaco, a nome del Partito e del gruppo consiliare, un consiglio comunale mono-tematico per verificare lo stato della sua maggioranza. Ho avuto modo di leggere le dichiarazioni fatte a mezzo stampa, in modo congiunto da parte di S.E.L. e Scafati Democratica che mi inducono a ribadire alcune questioni riguardanti il  Partito Democratico. E’ fuori luogo, o quanto meno irrituale, annunciare un proprio candidato attraverso la stampa, senza che vi sia stata una discussione all’interno della coalizione, determinando fraintendimenti e confusione nell’ambito dello schieramento di centro sinistra, che faticosamente sta tentando di non ripetere l’esperienza politica negativa del 2008, che nella divisione ha consegnato la città nelle mani di Aliberti. Il PD, che mi onoro di rappresentare, si sta facendo carico di tenere insieme l’intera coalizione di centro sinistra e di tentare di includere tutte le forze politiche e civiche che non condividono il modo evanescente, fazioso e clientelare di amministrare di Aliberti. D’altra parte, se l’obbiettivo è quello di costruire una alleanza civica, democratica e popolare, non ritengo questo il metodo giusto per determinarne il raggiungimento. Peraltro, la partecipazione degli iscritti, dei militanti e dei simpatizzanti, nelle scelte fondamentali della vita politica cittadina, che scongiuri, tra l’altro, candidature calate dall’alto, è scritta nel DNA del nostro Partito, ed è stata sempre incoraggiata da Nicola Landolfi,  Segretario Provinciale, che lo ha ribadito in più occasioni ufficiali. A tale proposito, il confronto, senza tatticismi e con spirito unitario, va fatto con tutti i soggetti politici e civici, senza condizioni pre-costituite, sapendo di dover costruire un programma condiviso e di individuare insieme un candidato sindaco che ci porti ad amministrare nuovamente Scafati. Ad un anno circa dalle elezioni, siamo ancora in tempo per stabilire rapporti politicamente corretti ed evitare inutili personalismi e contraddizioni artificiose che hanno distrutto 15 anni di buon governo a Scafati.