Al cinema: “The Help” di Tate Taylor

Giovanna D’Antonio

Il 20 gennaio scorso è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film statunitense “The Help” di Tate Taylor, formato da un cast prevalentemente femminile. La pellicola, tratta dal romanzo omonimo di Kathryn Sockett, ha ottenuto in patria un incredibile successo di pubblico conquistando cinque nomination ai Golden Globes, e altre quattro agli Oscar 2012. La storia è ambientata nel pieno degli anni ’60 a Jackson (Mississipi), dove Eugenia “Skeeter” Phelan ha appena concluso l’università e insegue il sogno di diventare scrittrice, a differenza delle sue amiche d’infanzia per le quali l’ambizione più grande è quella di sposarsi e avere dei bambini. Eugenia decide di scrivere il suo primo libro sulle ingiustizie e i soprusi che le domestiche di colore sono costrette a subire quotidianamente raccogliendo le testimonianze di due di loro. Fra le domestiche Aibileen e Minny e la giovane donna bianca nasce una profonda amicizia che le porta ad elaborare un progetto letterario segreto con lo scopo di abbattere le barriere sociali che le vedono protagoniste. Viene dunque messo in scena un dramma sociale di forte impatto, basato sul tema dell’emancipazione femminile e razziale, che si caratterizza per un tono leggero e per l’ambientazione che richiama quella di “La lunga strada verso casa” (1990) e di “La vita segreta delle Alpi” (2008). La vicenda, pur riprendendo tematiche e  ambienti trattati più volte dal cinema americano, è nobilitata dall’ottima performance di tutto il cast,in particolare quella di Viola Davis e di Octavia Spencer mentre quella di Emma Stone risulta più scialba e appiattita. Questo film ci fa capire che in fondo quel passato che vediamo sullo schermo non è poi così lontano dal momento che il problema dell’integrazione razziale non è ancora del tutto superato.