Salerno: Confcommercio, Sabatino Senatore in merito all’iniziativa “negozi by night”

“ Sulla vicenda della liberalizzazione degli orari ed addirittura sull’ipotesi dei “ negozi by night” gradita al 90% dei negozi del centro cittadino, mi sia consentito di esprimere più di una perplessità. Innanzitutto ritengo che l’argomento vada affrontato con maggiore serietà e meno improvvisazione. Apprendiamo solo dalla stampa della riunione della Terza Commissione municipale Annona che, al suo interno ha discusso l’argomento guardandosi bene dall’invitare a tale riflessione le associazioni di categoria che, con tutta probabilità , sarebbero state in grado di fornire una lettura della realtà commerciale cittadina sicuramente più realistica e meno fantasiosa. Apprendiamo ancora dell’istituzione di un “ albo” , non si sa bene se istituito con ordinanza comunale o in base a quale norma urgente, dove gli esercenti si iscriverebbero tramite apposita domanda al Comune, che , non si sa bene ,come riportato dal giornale, potrà effettuare i controlli di Polizia Annonaria. Una sorta di vademecum per  la malavita organizzata per individuare l’esercente- bancomat dove servirsi e certamente non l’elenco delle attività a cui dedicare maggiore sorveglianza e protezione da parte dei vigili urbani. Il Presidente della Commissione, il Consigliere Felice Santoro, pare sia in possesso anche di una stima , (di quale provenienza non è dato sapere) ,che confermerebbe il gradimento del 90% degli esercenti del centro città. Ci viene da chiederci in quale Paese e in quale realtà vivono i nostri Amministratori. Oggi gli esercenti, per la situazione economica ben nota ed il crollo dei consumi conseguente, operano con sforzi sovrumani per continuare a tenere aperti i negozi quotidianamente bersagliati da un vero e proprio uragano di tasse ed imposte, comprese quelle comunali, in costante lievitazione. Forse è tempo che i nostri Amministratori si rendano conto , in maniera più responsabile, di ciò che sta accadendo ed abbiano la coscienza democratica di confrontarsi con le categorie economiche e soprattutto di ascoltarle tendendo loro la mano nell’interesse della città.