Regione: Pica, Proposta di legge per valorizzazione sentieristica e viabilità minore
La Proposta di legge ha l’obiettivo di colmare un grave vuoto legislativo che caratterizza la Regione Campania e mira a tutelare quella viabilità minore fatta di sentieri, mulattiere, stradelle forestali – patrimonio culturale di generazioni di uomini – nonché a sollecitare azioni tese alla conoscenza e valorizzazione del territorio allo scopo di favorire l’escursionismo quale mezzo per realizzare un corretto ed equilibrato rapporto con l’ambiente. “E’ risaputo che per poter tutelare il territorio, bisogna governarlo – dichiara Pica – uno dei modi che si ritiene efficace per tale scopo è proprio costituito dalla segnatura di sentieri pedonali escursionistici. Ove si avverte la presenza di persone, queste di per sé costituiscono un ottimo deterrente, poiché è sul territorio abbandonato a sé stesso che si verificano incendi, bracconaggio, taglio indiscriminato di boschi, in una parola: si deturpa il paesaggio causando danni gravi ed a volte irreversibili” aggiunge Pica. La Proposta di legge presentata da Pica mira ad unire tra loro i grandi itinerari della Regione già esistenti, prevedendo la realizzazione di nuovi percorsi nelle zone in cui l’escursionismo non si è ancora sviluppato come salutare passatempo all’aria aperta. In una seconda fase si punta al coordinamento delle iniziative in atto per definire segnavie e simboli comuni sugli itinerari di tutta la Regione, tenendo nel debito conto anche quelli nazionali ed europei, in modo tale che l’escursionista, che magari giunge da altra parte del Paese, non si debba più affidare a complicate sigle di Enti od Associazioni per trovare in montagna il giusto sentiero. Il fine ultimo è quello di collegare tutta la Regione con una fitta rete di sentieri in modo da unire parchi, riserve naturali, piccoli paesi, villaggi ed antichi castelli, sperdute abbazie e solitarie chiesette, fitti boschi ed ampi pascoli, splendidi angoli intatti di una Campania sconosciuta che si può scoprire solo muovendosi lentamente a piedi. “Bisogna invertire l’attuale tendenza in atto, per la quale la conservazione del nostro patrimonio naturale è dovuta più al caso che alla mano dell’uomo – ha aggiunto ancora Pica – e del resto, l’importanza del rapporto tra sviluppo economico e trasformazioni territoriali ha posto negli ultimi anni al centro dell’attenzione il rispetto e la salvaguardia del patrimonio culturale e delle risorse ambientali, sollecitando una più attenta cura nell’uso del territorio anche in relazione alla qualità della vita ed alle esigenze di sviluppo delle collettività locali”. La speranza ora è che la Proposta di legge arrivi presto in aula per l’approvazione definitiva.