Oliveto Citra: apparizioni tra fede e scetticismo
Rita Occidente Lupo
Cosa avviene al Castello di Oliveto Citra? Una comunità per lo più montana, circa 4000 abitanti, già sconvolta dal sisma dell’80, che s’è ritrovata bombardata di presenze dall’85. Da quando dei bambini giocavano tranquilli a pallone sulla piazzetta antistante il cancello, che reca al castello medievale. I 12 fanciulli, avvertirono un pianto e si mossero verso il maniero: qui scorsero una Bianca Figura, col Bimbo in braccio, di bellezza paradisiaca, con fascia azzurra cingente i fianchi. A loro, s’aggiunse un’altra che sarebbe assurta a testimonial di continue apparizioni: Anita Rio. Il parroco del tempo, don Giuseppe Amato, che fin dalle prime battute seguì le storie dei ragazzi che, da quella prima apparizione del 24 maggio, si susseguirono, volle dar vita ad una Fondazione, così come dettato dalla Vergine, appunto “ Regina del castello”. Oggi, presieduta da Anna Ricigliano, che su testamento del prelato deceduto, ha anche lei tanto da poter raccontare. “La mia vita, profondamente mutata. Erano circa 7 anni che non frequentavo la vita sacramentale, poi una sera, nella mia stanza, fui inondata da una luce immensa, nella quale, come attraverso un vetro, scorsi una figura, ma soltanto la sagoma, senza poterne individuare i lineamenti. Non so come mi ritrovai prona sul pavimento a pregare fino all’alba, che mi vide frettolosa a casa del curato, per essere confessata. Anche mio marito, testimone oculare di apparizioni. Ma ad Oliveto, i segni sono tanti e per tutti ci sono stati: nel sole, nel cielo. I messaggi la Vergine li continua a dare durante le apparizioni, il primo sabato del mese. I veggenti tuttora presenti ai momenti di preghiera collettiva in Chiesa: Maria Colucci, che ha di solito annunci catastrofici su ciò che succederà, con Maria Palumbo di Portici, (la Vergine fa veder con dei simboli, tragedie, senza esplicitare dove si verificheranno tali eventi), Gennaro Punzetti e Luigi Esposito di Napoli, Anna Gravili di Battipaglia ( quest’ultima col dono della locutio, con apparizioni in occasioni particolari, il 24 maggio, il 5 agosto compleanno della Vergine, il 12 settembre l’onomastico). La Madonna ha parlato di tragedie che s’abbatteranno sull’umanità ed invita costantemente alla preghiera ed alla conversione del cuore, giacchè molti Suoi figli si sono allontanati dalla via della salvezza. Tanti vengono ad Oliveto Citra a pregare ed il primo sabato mensile, la fiaccolata dopo l’Eucarestia e la recita del Rosario, per i veggenti ancora momento di apparizioni”. Finora, negli anni, tanti coloro che hanno invertito rotta nella propria esistenza. Come centinaia di scettici. Ma, laddove c’è la preghiera ed il cambiamento di vita, vuol dire che il Cielo opera! Ovviamente la Chiesa deve adottare la prudenza del caso, come per Medjugorje. Ciò non toglie che laddove ci sono anime che pregano e vivono sacramentalmente, tangibile il riscontro che il sacro interviene preponderante, per invitare a lasciare le tenebre. Le apparizioni al Castello, tra coloro che dicono d’aver visto la colomba dello Spirito Santo, l’Ostia Consacrata, l’aurora boreale, possono scadere nel fanatismo e nella suggestione collettiva, se non scortate da una concreta inversione di marcia nella vita di tutti i giorni. E’ quanto occorre riscontrare a distanza di tempo…e quest’è il compito della Chiesa, al momento in silenzio rispetto a tale fenomeno, che non sembra l’unico nel nostro tempo. Ma prima di gridare “al miracolo”, dalla Madonna di Civitavecchia, a quella del Castello, una squisita riflessione scaturisce inevitabile: finora, i messaggi della Vergine, non lontani da quelli di Fatima, ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa nelle apparizioni: Preghiera, Penitenza, Conversione. Anzi, lo stesso terzo segreto, che Suor Lucia affidò ai Pontefici da quando la Madonna volle che imparasse a scrivere, ben chiuso nelle stanze vaticane per anni. Poi, la versione, con tanto d’interpretazione, dell’allora cardinale Ratzinger, oggi Papa, come se il tutto si fosse già compiuto: anche la corruzione del clero secolare! Eppure, un tempo, soprattutto in ambienti cattolici circolavano indiscrezioni, a riguardo di catastrofismi e tragedie escatologiche. In tale ottica, la Vergine ad Oliveto, non fa altro che rimarcare la conversione, con l’invito a non temere mali che s’abbatteranno sull’umanità!