Eboli: Servizi antinquinamento dei Carabinieri
Il 27 aprile 2009, alle ore 11,00 circa, a Borgo Carillia di Altavilla Silentina, nel corso di servizio coordinato disposto dal Comando Regione Carabinieri Campania di Napoli, per contrastare i fenomeni dell’inquinamento ambientale e dell’abusivismo edilizio, lungo la fascia costiera, i carabinieri di questa compagnia, collaborati dal personale del Nucleo Operativo ed Ecologico di Salerno, dal Nucleo Subacquei di Napoli, da unita’ del Servizio Navale di Salerno, con l’ausilio di un elicottero del 7° Elinucleo Carabinieri di Pontecagnano, sottoponevano a sequestro probatorio l’azienda agricola zootecnica “Cammarano” che si estende su di una superfice di circa 25.000 metri quadrati, con circa 400 capi bufalini, deferendo in stato di liberta’ il titolare dell’azienda D.C., per avere violato le seguenti norme:decreto 7 aprile 2006 (norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento);art. 124 comma 1 sanzionato dall’art. 137 comma 1 d.l.vo 3 aprile 2006 – n.152, perche’ in qualita’ di titolare attivava uno scarico di siero di latte frammisto a sostanze acide e prodotti usualmente utilizzati per la pulizia delle strutture industriali in uso nelle due sale mungitura, nonche’ per il lavaggio della pavimentazione;art. 124 comma 1 sanzionato dall’art. 137 comma 1 d.l.vo 3 aprile 2006 – n.152, perche’ in qualita’ di titolare di impresa attivava uno scarico non autorizzato e quindi un illecito smaltimento di percolato liquami (parti non palabili) che, provenienti dalle aree di stabulazione, dopo essere stati scaricati mediante condotta interrata, venivano sversati in un canale consortile, che sfocia nel torrente lamia, affluente del fiume calore; art. 6 comma a), b) e comma c) del d. l.vo 172/2008, poiche’ in qualita’ di titolare di impresa abbandonava, scaricava e depositava sul suolo, nel sottosuolo e nelle acque di canale consortile, in modo incontrollato rifiuti speciali non pericolosi ed in particolare reflui zootecnici (parti palabili e non palabili, liquami, urine etc. provenineti dall’attivita’ di allevamento bufalino ed acque reflue provenienti da lavaggio delle sale mungitura);art. 674 c.p., perche’ a seguito della condotta assunta, concorreva attraverso il getto e lo scarico di effluenti di allevamento, a deturpare l’ambiente circostante l’allevamento zootecnico da lui condotto; art. 192 comma 1 e 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per avere realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi ed in particolare effluenti zootecnici ed inerti di origine edilizia, sul terreno nudo, interessando una superficie complessiva di circa 400 metri quadrati.Alla luce delle palesi violazioni accertate, atteso anche la gravità e l’entità del fenomeno di inquinamento accertato, i Carabinieri procedevano al sequestro dell’azienda con circa 400 capi bufalini facendo carico al proprietario di rispettare la normativa vigente in materia di tutela e benessere degli animali (alimentazione , pulizia e mungitura degli stessi), diffidandolo a chiudere le tubazioni che consentono lo scarico delle acque reflue nel canale consortile. ,All’azienda venivano apposti i sigilli. Intanto, i Carabinieri della Compagnia di Eboli, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, proseguono l’attività di monitoraggio delle aziende agricole zootecniche finalizzata al rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento ambientale del suolo, sottosuolo e delle acque.