Traffico, rischio infarto!
Traffico in tilt…salute precaria! Tra gli strombazzanti veicoli, che specialmente nelle ore di punta affogano il tessuto urbano, le ricerche sui danni derivanti non solo dallo stress al volante, ma anche dall’acustica. In barba ad ogni divieto a riguardo, sempre l’impazienza a farla da padrona nel mettere a dura prova anche i nervi più saldi. Ma non si tratta solo di fastidio acustico, quanto anche d’alterazione del benessere. Infatti, dalle indagini, emerge che in Europa circa 50.000 decessi e 250.000 patologie cardiache connesse al traffico. L’infarto, strettamente correlato. In Danimarca, dimostrato che per ogni aumento di 10 decibel nel rumore generato dal traffico, crescita del 14% del rischio infartuale. Varie soluzioni per tamponare il problema, tra cui la creazione di un’etichetta indicante chiaramente quanto silenzioso un veicolo e lotta contro rumori oltre i 90 decibel. Lo scorso anno la Commissione Europea ha presentato una proposta per aggiornare i limiti di rumorosità dei veicoli: 4 decibel per le auto e 3 decibel per gli autocarri entro cinque anni dall’approvazione della nuova legge
Segno che 1.8 Euro per i carburanti non sono ancora sufficienti a modificare le cattive abitudini. Segno che i mezzi pubblici sono pochi e sono in passivo per colpa dei portoghesi.