Vallo di Diano: Codacons, proteste contro randagismo
Nel 2009, quando affrontammo il problema del sito di trasferenza di San Giovanni, rilevammo la presenza del costruendo canile comprensoriale in località Marroni a Sala Consilina nelle immediate vicinanze dell’attuale isola ecologica e facemmo presente il problema, tuttora irrisolto, del randagismo nel Vallo di Diano. Questo problema è esploso, anni fa, dopo l’aggressione di branchi di cani a danno di animali da allevamento, quali mucche e pecore, e animali da cortile e dopo lo spavento, per fortuna senza conseguenze, di vari cittadini del luogo. Si scontano ancora oggi, purtroppo, i ritardi della costruzione del canile pubblico comprensoriale in località Marroni a ridosso dell’isola ecologica. Infatti, nonostante questa situazione di rischio sia stata da noi più volte denunciata nel passato, ancora non vi è soluzione al problema. Di recente, un cittadino ha denunciato alla Procura della Repubblica l’aggressione e l’uccisione di due capi di bestiame da parte di un branco di cani. Uno di questi eventi è stato certificato dal servizio veterinario dell’ASL che attesta – in sintesi – il decesso di un bovino di circa 100 kg e che rileva che la morte della povera bestia è avvenuta per sbranamento da parte di cani randagi il 12.04.2012. Varie altre segnalazioni ci vengono da cittadini della vallata. In particolare, in via Galdo in Silla di Sassano è stata segnalata una situazione di rischio per la presenza di cani randagi. La questione andrebbe affrontata in modo urgente dal Sindaco di Sala Consilina, che è egli stesso un competente veterinario, in concerto con gli altri Sindaci del territorio. Per chi svolge l’attività di imprenditore agricolo o per chi vuole fare un giro a piedi o in bicicletta nei campi in queste belle giornate di sole sta, infatti, diventando davvero pericoloso avventurarsi nel mezzo della vallata. Sta diventando addirittura rischioso uscire a piedi da casa anche nei centri abitati. Non comprendiamo, infine, come si possa tollerare che i nostri cani randagi versino nel degrado più completo, tanto da essere spinti a sbranare i capi di bestiame degli “eroi moderni” (gli imprenditori agricoli) della nostra vallata. Noi pertanto chiediamo che si affronti e si risolva in modo serio il problema, senza aspettare che si verifichino aggressioni a persone con conseguenze gravi, le cui responsabilità civili e penali ricadrebbero non certo sui cani, ma sull’amministrazione comunale nel cui territorio l’aggressione si dovesse verificare.
Roberto De Luca
Responsabile della Sede
vi siete mai accertati se tutti i comuni del Vallo hanno, così come previsto dalla legge,hanno stipulato apposita convenzione con canili autorizzati???????
Non proccupatevi ancora. Qualcuno al governo ha avuto la brillante idea di proporre una tassa su cani e gatti. Vedrete che il problema del randagismo vi farà rimpiangere la situzaione attuale.