Nocera Inferiore: ultime ore al ballottaggio non serene!

Rita Occidente Lupo

Manca poco, ormai, al definitivo verdetto delle urne nocerine. Il ballottaggio, ultimo atto per il tandem Torquato-Cremone, in pole position per la prima poltrona comunale. Ultimi ruggiti per chi non intende rinunciare a Palazzo di Città a qualunque costo. Luigi Cremone, mantiene la sua calma, nonostante l’atto vandalico alla vettura propagandistica, colorata di materiale elettorale. Il suo, ancora una volta un dissenso a ciò che avviene, ma non una presa di posizione per reagire con analoga caparra. I risvolti di questa tenzone, che hanno lasciato da parte, nell’ultimo sprint, qualche tessera della coalizione, il buon piazzamento del candidato Pd Antonio Iannello, le numerose preferenze al centrista Manlio Torquato, la timida consistenza grillina, elementi che fanno riflettere seriamente su quale potrà essere il futuro della città. A chi l’elettorato annuirà definitivamente, dopo il commissariamento, che si spera non debba rioffrire il fianco nel day after ballottato. La guerra dei manifesti, a detta di qualcuno, quella che in quest’ultimo scorcio sta imbrattando Nocera, tra comunicazioni ufficiali alla cittadinanza, per esplicitare ragioni dall’una e dall’altra parte. Per proclamare la propria verità e spiegare anche il perchè di certi mutamenti imprevisti, in corso d’opera. Senza batter ciglio nè indugiare in querelle, Cremone continua a stringere mani, a ricevere stima, ad entrare a testa alta nelle case della gente, sempre col camice bianco del servizio. Le sue ultime riflessioni, sui primi 100 giorni, in cui intenderebbe porre mano all’aratro comunale, da Sindaco, per scottanti affanni civici:  riqualificazione cimiteriale, riduzione all’osso d’Imu e Tarsu,  rinunzia all’indennità amministrativa,  taglio sprechi, congedo Equitalia e rimedio problematica rifiuti. “Una scheletrica enunciazione, senza fronzoli nè eufemismi, senza politichese e senza compromessi,per una città normale- rimarca l’oncologo senologo-che ancora non conosce la serenità del viver civile. Riappropriarsi di una vivibilità che non storpi l’andamento di chi intende non lasciarsi sopraffare, per esser libero di agire, assecondando il suo cervello!” Un po’ come fa lui stesso, che fin dalla discesa in campo, molto chiaro con gli alleati, rinunciando anche al simbolo piddiellino nella coalizione, per privilegiare liste civiche, al di là d’ogni casacca. Questo l’elettorato lo sta apprezzando! I rumors, che sembravano scaricare sulle sue spalle, discorsi politici nei confronti del centro-destra, oggi consapevoli che con un colpo netto, Cremone ha fin dalle prime battute, precisato che non intende avvalersi della politica per raggiungere scopi personalistici nè per ambizioni personali. I fatti gli tributano coerenza, virtù probabilmente in via d’estinzione, ma unica dote per guardare dignitosamente al futuro!