Vallo di Diano: Se non ora quando sulla Festa della Repubblica

Il 2 giugno 1946 le donne italiane votarono per la prima volta alle elezioni che ebbero ad oggetto la scelta referendaria tra la forma istituzionale della repubblica e quella della monarchia. Prevalse la prima opzione, ma da quel lontano giorno ancora risulta distante dalla meta il raggiungimento di una vera democrazia paritaria in Italia, vista la scarsa presenza femminile nelle sue istituzioni pubbliche. Limitando l’analisi ai dati rilevabili all’interno dei soli civici consessi, potremmo dire che ad oggi le consigliere sono il 18,7%, le assessore il 19,5% e le sindache poco più del 10%, a conferma della poco rilevante partecipazione femminile nei consigli comunali. Ordunque, è bene commemorare anche in questa occasione, del tutto particolare a causa della tragedia del terremoto in Emilia, la Festa della Repubblica, sostanziandola però di contenuti sempre nuovi. Per noi donne l’anno a venire dovrà comportare un maggiore e migliore impegno nel contribuire alla delimitazione di un cammino più netto verso la piena realizzazione del principio della democrazia paritaria, ognuna con le proprie competenze e capacità. Ben consapevoli che il perseguimento di siffatto obiettivo comporti una giusta dose di spirito costruttivo tra tutte, accomuneremo necessariamente a noi del Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano ogni associazione, movimento e gruppo spontaneo di donne che voglia condividere la passione per tale impegno. Per questo motivo ci piace sottolineare il pregio dell’odierno manifesto dell’Udi, che, seppur commemorativo della ricorrenza della Festa della Repubblica, è nel contempo rivendicativo di quella particolare istanza alla democrazia di genere. Una meta desiderata da tutte costituirà sin d’ora la spinta ideale per continuare a profondere anche per l’anno a venire le nostre più intense e solerti energie.

 

 Comitato Se non ora quando – Vallo di Diano