Sangue non gay!

di Rita Occidente Lupo
 La cultura della donazione, ancora stenta a decollare nel nostro Paese. Se per quella degli organi, sempre più difficile accettare che ci possano essere atti “samaritani” per il sangue, risulta un argomento ancora più complesso. I donatori, infatti, non sempre in condizioni di poter essere cirenei per il prossimo. Il caso di categorie omo, che finora vengono escluse a riguardo. Recentemente, in Cina,  le lesbiche ammesse a prelievi ematici, eliminando la barriera entrata in vigore con una legge del 1998. Per i gay, invece, ancora occorrerà attendere. Infatti,  il nuovo regolamento a riguardo, entrerà  in vigore dal primo luglio: pur non menzionando l’omosessualita’, vieta ”agli uomini sessualmente attivi con altri uomini” di donare il sangue, per paura dell’Aids. Occorrerà vedere anche il altri Paesi quali saranno le norme sanitarie a riguardo. Ovviamente in Italia resta aperta la querelle, già sollevata al Centro trasfusionale di Milano, che s’è detto in linea coi parametri della Commissione Europea, nel momento in cui ha chiuso le porte alla donazione gay, in quanto a rschio.  

 

Un pensiero su “Sangue non gay!

  1. peccato che con le prostitute e con le trans non ci vadono i gay, ma gli eterosessuali… ridicolo pensare come negli anni 80 all’HIV come la malattia dei gay, al contrario forse i gay sono coloro che stanno piu’ attenti mentre una marea di eterosessuali (single, fidanzati e sposati) hanno il virus e non lo sanno.

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