Nyota, stella
Non ho mai visto tante stelle come in Africa. Noi eravamo sotto l’Equatore e non si vedeva la stella polare. Invece c’era la croce del sud. Quando il cielo era pulito, verso sera, uno dopo l’altra, facevano il loro ingresso nel palcoscenico del cielo. Era il segnale che i pescatori aspettavano per mettere le loro piroghe in acqua e andare al largo a pescare. Poi, come una regina, arrivava la luna e tutte le facevano corona, danzando insieme con lei. Non riuscivo a distinguerle bene. Ma ero sicuro che lassù c’era anche la mia, come quella di ogni uomo. Ce ne era una che risplendeva in modo particolare. Forse era quella del piccolo principe o chissà quale. Mi piaceva tanto e ogni sera aspettavo con ansia la sua apparizione. Volevo quasi esserle vicino, ma non era possibile. Però il mio cuore andava fin lassù e chissà che un giorno non abbia portato i miei pensieri, i miei progetti, i miei sogni a qualcun altro. Io ci ho provato. Basta avere un po’ di pazienza e chissà…